Gli aumenti tariffari alberghieri in Italia non hanno superato il 3% nel biennio 2009-2010, ma le prenotazioni per le vacanze estive da parte degli italiani risultano ai minimi storici. Così ha rilevato l’Osservatorio permanente sulle proposte di viaggio attraverso uno studio sugli aspetti tariffari e sulla competitività del sistema ‘turismo Italia’ condotto su 1.900 quotazioni e coordinato dall’Ente bilaterale nazionale del turismo e da Federconsumatori. In particolare, lo studio analizza la spesa media, non comprensiva di promozioni ed agevolazioni, sostenuta da un individuo per l’acquisto di un pacchetto vacanza tutto compreso. Nelle località balneari italiane, la tariffa media pro-capite nel 2010 varia da 66 euro al giorno nella bassa stagione a 91 euro al giorno di Ferragosto per un trattamento di pensione completa in camera doppia in un albergo dalle due alle quattro stelle, con un aumento tariffario che va dal 2,2% al 2,3%. Chi l’anno scorso ha scelto il mare straniero, invece, ha speso in media 1.180 euro: un’analisi specifica sulla settimana di Ferragosto ha rilevato che, nel Mediterraneo, la Croazia e la Slovenia sono state le località più economiche (750 euro) e la Turchia la destinazione più costosa (1.437 euro). La seconda parte della ricerca si è occupata del costo di una vacanza per un soggiorno turistico di tre notti nella settimana di Ferragosto in una capitale o città estera, su un campione di 395 hotel: il dato medio individuale per un turista adulto ammonta a 538 euro. Infine il turismo di crociera che, negli ultimi 15 anni, ha contato un aumento di presenze da 5,7 a 19 milioni. Una tariffa individuale di partenza, per una crociera nel Mediterraneo della durata di sette o otto giorni, è stata mediamente quantificata in 1.933 euro, con un aumento del 5,80% rispetto all’anno precedente. “Le tasche degli italiani non hanno visto nuove entrate – ha commentato Alfredo Zini, presidente dell’Ebnt, durante la presentazione dello studio stamani a Roma – In più sono aumentati i costi della vita quotidiana, come i servizi satellitari o il carburante, che infliggono sia sull’iniziativa di un viaggio più lungo che di un fine settimana”.