“Si trovi il modo di rimodulare ed attuare con urgenza gli interventi agevolativi pro-Lampedusa”. La decisa richiesta è di Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole minori della Sicilia e Giandamiano Lombardo, presidente Federalberghi Isole Pelagie, a seguito della dichiarazione di inammissibilità proveniente dai presidenti delle commissioni bilancio e finanze sugli emendamenti a favore del turismo a Lampedusa, contenuti nel decreto legge sviluppo. “Le piccole imprese isolane – ha spiegato Del Bono – soffrono di una marcata stagionalità che in periodi di recessione e soprattutto nei mesi invernali le spinge fino ai limiti del fallimento. Una stagione turistica andata in fumo può determinare la chiusura di una qualsiasi impresa turistica. Ciò è particolarmente il caso delle strutture alberghiere che hanno costi fissi elevati durante tutto l’arco dell’anno”. Lampedusa rappresenta, secondo gli operatori, la più evidente e bistrattata punta di un iceberg che vede in difficoltà tutte le isole di Sicilia, soprattutto sui mercati stranieri che percepiscono la regione come confinante con il nord Africa e dove la condizione di doppia insularità scoraggia ulteriormente i visitatori in periodi di incertezza economica e sociopolitica.
“L’indiscusso appeal di Lampedusa – ha aggiunto Lombardo – non è sufficiente a spazzare dalla mente dei potenziali visitatori mesi e mesi di notizie negative e così le presenze e le prenotazioni hanno subito una flessione drammatica”.