“La Provincia di Cagliari assumerà tutte le iniziative necessarie a riaffermare il diritto dei sardi alla continuità territoriale ed all’autodeterminazione in merito alle decisioni che riguardano la mobilità delle persone e delle merci”. È il dispositivo del documento, proposto ed illustrato dal presidente del Consiglio provinciale di Cagliari Roberto Pili, approvato all’unanimità alla fine della seduta del consiglio provinciale dedicata interamente alla privatizzazione della Tirrenia. La Provincia, da tempo, aveva manifestato la sua preoccupazione per la vicenda, e nel documento viene richiamata la delibera della giunta provinciale dello scorso primo marzo relativa alla denuncia all’Autorità garante della concorrenza e del mercato ed alla Commissione europea per l’ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza da parte delle compagnie navali private operanti da e per la Sardegna. L’ordine del giorno presentato dalla Federazione della Sinistra nella seduta consiliare dell’11 aprile, che aveva incassato il voto unanime dell’assemblea consiliare, auspicava un intervento immediato e rapido del Governo nazionale teso ad evitare la svendita della Tirrenia. Nel documento, il Consiglio provinciale esprime anche pieno sostegno all’ordine del giorno bipartisan approvato lo scorso 27 luglio dal Consiglio regionale della Sardegna, richiamato più volte nel corso del dibattito aperto da Alessandro Sorgia (Pdl), che ha proposto un ponte aereo tra Sardegna e resto della penisola con tariffa unica per residenti e non. “Il ricorso all’Ue – ha aggiunto – è l’unico modo che abbiamo per opporci alla vendita della Tirrenia alla Cin”. “Questa vicenda – ha affermato Rita Corda (Pd) – rappresenta il fallimento dell’azione della Regione. È più che mai necessario arrivare all’annullamento della vendita e dobbiamo essere pronti anche ad andare a Roma per chiedere al Governo quello che ci spetta”.