“Grande perplessità sull’introduzione della tassa di soggiorno a carico di coloro che alloggeranno, già nella prossima stagione estiva, nelle strutture ricettive pugliesi”, viene espressa dal presidente di Confindustria Puglia Piero Montinari e dal delegato al Turismo dell’organizzazione degli imprenditori Vittorio Andidero. “La scelta della città di Otranto, esemplificativa ed esaustiva, sull’applicazione della tassa – afferma Montinari – non è un modello di corretta programmazione turistica e non rappresenta assolutamente la soluzione ad alcune debolezze strutturali del comparto economico turistico del territorio”. Gli industriali pugliesi sono preoccupati che “l’attivazione del decreto sul federalismo fiscale municipale parta proprio dal turismo per attingere e sostenere i bilanci degli enti locali. Il settore non è ancora uscito dalla crisi e sta affrontando il duro colpo del calo della redditività delle imprese turistiche; colpirlo ulteriormente anziché sostenerlo lo riemargina a settore non strategico per l’economia regionale”. Per Andidero “se la tassa di soggiorno deve essere recepita dai comuni anche non capoluogo di provincia ma con forte vocazione turistica, è fondamentale che sia intesa assolutamente come tassa di scopo finalizzata ad offrire servizi ai turisti in queste località, dando particolare rilievo agli aspetti legati all’accoglienza, all’ambiente ed al controllo-sicurezza del territorio. Tutto questo – continua Andidero – deve essere concertato con le aziende ricettive turistiche attraverso le associazioni di categoria e può rappresentare un buon momento di cooperazione e confronto per individuare insieme le criticità che il mercato del turismo segnala come interventi necessari, le effettive carenze e priorità turistiche dei Comuni pugliesi ma soprattutto le reali necessità dei turisti che scelgono la Puglia come meta delle proprie vacanze”. Confindustria Puglia concorda sulla necessità “che si rimandi l’eventuale introduzione di questa tassazione, che rimane pur sempre un pesante balzello, al prossimo anno, non solo perché non c’è stata un’adeguata concertazione tra le parti, ma per la difficoltà di comunicare le sue finalità in piena stagione turistica” ed auspica “il coordinamento della Regione Puglia, attraverso un confronto con i Comuni interessati a forte valenza turistica, per non disperdere l’attività di promozione effettuata e le positive previsioni attese”.