“Lo Stato non ci lasci mai più soli nella programmazione dei flussi turistici”. Attraverso il vicepresidente di Confcommercio Sardegna e Confturismo, Giancarlo Deidda, gli imprenditori turistici sardi lanciano un appello al Governo affinché le scelte sulle politiche dei trasporti e del turismo vengano condivise, dopo il caos, i disagi per circa 20.000 passeggeri rimasti senza passaggio ed il grave danno d’immagine per l’isola provocati dallo stop della nave del consorzio ‘GoinSardinia’, seguito a un contenzioso con l’armatore greco che l’ha noleggiata. “Non vorremmo che tutti gli sforzi venissero vanificati da giornate come queste e che qualcuno tragga giovamento da questa situazione d’emergenza temporanea che sta vivendo la Sardegna, perla delle mete turistiche del Mediterraneo. Sembra di essere ritornati agli anni ’80 con macchine lasciate per ore al sole, bambini che piangono e mamme che cercano un posto per scaldare i biberon”, aggiunge Deidda in riferimento ai pesanti disagi vissuti negli ultimi due giorni dai passeggeri rimasti a terra a Olbia o partiti ieri mattina con forte ritardo per Livorno, nell’ultimo viaggio del traghetto ‘El Venizelos’. “La nuova classe imprenditoriale turistica isolana ha posto rimedio a questa situazione ed ancora oggi dimostra la propria serietà, venendo incontro alle persone che si sono ritrovate a terra e mettendo a disposizioni posti letto gratis”.
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Grimaldi riprotegge i passeggeri rimasti a terra con GoinSardinia