Tempo di acquisire un marchio storico come quello Kuoni-Best Tours e la stampa torna ad occuparsi di un imprenditore ‘sui generis’. Perché questo è evidentemente per ‘Il Fatto Quotidiano’ Alessandro Rosso, figlio di quel Franco Rosso che da zero creò l’omonimo Gruppo turistico poi rilevato da Alpitour. “Trovare un imprenditore italiano, nato in Italia, che vuol investire in Italia, non è facile. Trovarne uno che oltre ad investire in Italia ci guadagna, e non licenzia i dipendenti delle aziende che incorpora, è un miracolo”, scrive ‘Il Fatto’, testimone del clima conviviale respirato nella conferenza stampa in cui si rassicura che, con il passaggio delle consegne in casa Kuoni Italia, non si licenzierà nessuno. “Ok, ci sarà da sudare, dovremmo tornare su ogni cliente passato, chiamarlo e cercare di capire perché non ha più acquistato un nostro servizio – ha detto Rosso – Non dico che sarà una cosa semplice, ma i nostri clienti sono diventati esigenti. Quando vanno in vacanza non vogliono avere stress, devono essere seguiti sempre”. Un concetto che potrebbe sembrare scontato, ma che assume una valenza nuova spiegato da un imprenditore il quale dichiara il suo successo basato proprio sull’attenzione al cliente. Perfino lo Stato, alla fine del 2012, si è accorto di Rosso e la Simest, gruppo statale che investe in imprese italiane che sviluppano all’estero, decide di partecipare il gruppo di Rosso, leader nel settore Mice. A Rosso fa capo anche il gruppo TownHouse Collection formato da otto hotel a Milano e Torino (hotel 4 stelle con la sua punta di diamante nel Seven Stars Galleria in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, l’unico hotel 7 stelle certificato Sgs), come informa sempre ‘Il Fatto Quotidiano’. Il gruppo Rosso sviluppa da tempo sinergie con la Cina creando l’ambiente favorevole per trainare i suoi flussi turistici in Italia. “Così, mentre i nostri politici discutono di come trasformare l’Italia in un Paese per i turisti, qui c’è un uomo che lo fa tutti i giorni”, annota il quotidiano che continua il ritratto di un uomo attento all’arte ed alla valorizzazione del grandioso potenziale di un Paese che, ci auguriamo tutti, dia vita con le sue migliori menti ad un nuovo ‘miracolo italiano’ di cui ci sarebbe tanto bisogno.