Nel corso di un’assemblea degli azionisti, che Fabrizio Palenzona, presidente di Aeroporti di Roma e di Gemina, ha definito “storica”, è stato approvato il bilancio 2012, chiuso con utile del gruppo in crescita a 262,9 milioni (erano 41,5 nel 2011) nonostante il traffico in calo del 2,2%, e confermato ai vertici il presidente Palenzona, l’amministratore delegato Lorenzo Lo Presti ed il vicepresidente esecutivo Carlo Bertazzo. Il nuovo consiglio di amministrazione ha visto l’ingresso di Pier Luigi Celli e Pierluigi Toti. Sarà in carica fino al 2015. Nei prossimi quattro anni accelereranno gli investimenti, fino a 1.250 milioni (dai 300 milioni dello scorso quadriennio) e raggiungeranno circa 12 miliardi al 2044. In questo contesto le nuove tariffe di circa 25 euro a passeggero, “ancora inferiori alla media europea”, favoriranno “un progetto di sviluppo senza eguali nel panorama europeo”, ha dichiarato Lo Presti. L’obiettivo è arrivare al 2022 con 55 milioni di passeggeri ed al 2044 con 100 milioni, dai 41,6 milioni del 2012. Finora i sacrifici sono stati importanti, con i dipendenti di Aeroporti di Roma che sono diminuiti di oltre un terzo nell’ultimo anno (da 2.080 a 1.376) e gli azionisti che non hanno percepito dividendi dal 2007, “un’anomalia” a cui il presidente Palenzona si è augurato di mettere fine “presto”. Nessun timore dal fronte Antitrust che deve esaminare la fusione Gemina-Atlantia, soprattutto con riferimento al ruolo di Autogrill (società dei Benetton come Atlantia ed AdR) all’interno dell’aeroporto di Fiumicino. Del resto i vertici di Aeroporti di Roma sono pronti a dare la massima collaborazione all’Autorità. Il verdetto dovrebbe arrivare nel giro di un paio di mesi.
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