Dall’estensione del ‘cielo unico’ fino alla libera circolazione marittima in Europa: sono diverse le proposte contenute nel nuovo piano di azione presentato dalla Commissione Ue per rafforzare i collegamenti con i Paesi vicini del Mediterraneo e dell’Europa orientale. L’obiettivo è quello di rendere più facili e sicure le connessioni dei trasporti per una maggiore integrazione del mercato. “La libertà di movimento – ha detto il commissario europeo ai Trasporti Simm Kallas presentando il piano – è qualcosa che tutti tendiamo a dare per scontato in Europa, ma che non deve fermarsi alle frontiere”. Secondo Kallas, “se oggi vogliamo veramente una relazione con i nostri vicini, dobbiamo fornire le infrastrutture essenziali per il flusso di merci e persone ai confini ed eliminare la burocrazia e le strozzature”. “Questo piano – ha aggiunto il commissario Ue alla Politica di vicinato Stefan Fule – propone misure concrete per i trasporti che vogliamo attuare a beneficio di cittadini ed aziende nei Paesi vicini ed in Europa”. L’iniziativa va a sostegno della nuova strategia Ue per le relazioni con le regioni a Sud come ad Est e che punta anche ad una maggiore mobilità delle persone, in cambio di un maggiore controllo delle frontiere. L’industria dei trasporti nell’Ue impiega direttamente circa 10 milioni di persone e vale circa il 5% del Pil. Allo stesso tempo, l’Ue è il principale partner politico ed economico per le regioni vicine. Per pagare nuove infrastrutture, l’idea è quella di lavorare insieme alle istituzioni finanziarie internazionali per definire priorità comuni e mobilitare fondi tramite cofinanziamenti, come già avvenuto tramite il Neighbourhood Investment Facility (NIF) ed il Western Balkans Investment Facility. “Ogni euro di budget dell’Ue – ha spiegato Fule – può mobilitare 55 euro di prestiti. Fino alla fine del 2013 sono ancora disponibili 950 milioni di euro di budget Ue che possono portare a 14 miliardi di prestiti complessivi”. Quali le principali misure proposte? Accordi nel settore dell’aviazione, che fra il 2004 e il 2009 ha visto una crescita media annuale dei passeggeri del 6,7% con i paesi del Sud e dell’11,6% con quelli dell’Est, per coprire un miliardo di potenziali utenti. Poi si pensa di promuovere progetti prioritari di collegamento alle infrastrutture della rete transeuropea, estendere il sistema europeo di gestione del traffico della rete ferroviaria, rendere più efficiente il trasporto marittimo, con l’inclusione a lungo termine nella ‘cintura blu’ della libera circolazione in Europa, fino ad aiutare a migliorare la sicurezza stradale dei Paesi vicini.