Boscolo: Non chiudiamo perché l’azienda è sana, patrimonio il doppio dei debiti

Angelo Boscolo“L’azienda è viva e sana, tra dipendenti diretti e indiretti paghiamo 1.500 stipendi al mese e la invito a chiedere se qualcuno di loro abbia mai ricevuto lo stipendio con un giorno di ritardo, nonostante la crisi”. Dalle pagine del Corriere della Sera odierno Angelo Boscolo, presidente dell’omonimo Gruppo che guida insieme ai suoi tre fratelli e che gestisce attualmente 18 hotel, tra cui nove a 5 stelle tra Roma, Milano, Bari, Venezia, Praga, Nizza e Budapest, tranquillizza tutti dopo la notizia del presunto “commissariamento” della società da parte della banche: così perlomeno è stata letta da molti la nomina ad amministratore delegato del gruppo Boscolo di Luciano Fausti, 47 anni, proveniente da Mediobanca dove era dirigente del settore immobiliare. “Ma noi non abbiamo rapporti finanziari con Mediobanca – spiega Boscolo – il dottor Fausti è stato scelto al termine di una selezione accurata”. “Ci hanno sempre lasciato lavorare tranquillamente e abbiamo dimostrato che la compagnia è in buone mani”, dice Boscolo relativamente al rapporto con le banche, nonostante quel debito piuttosto cospicuo che supera i 400 milioni di euro, in primis con Monte dei Paschi, Bnl ed Unicredit, “abbiamo un patrimonio che vale circa il doppio di quella cifra”. Ora però le voci di corridoio dicono che siano stati proprio gli istituti a chiedere di accelerare la vendita di tutti i 4 stelle, che sul mercato hanno il nome di B4, compresi quelli veneti: il Bellini di Venezia ed il Maggior Consiglio di Treviso, mentre il B4 di Padova è in realtà gestito con un contratto di affitto. Della cessione delle due strutture venete si parla infatti ormai da tre anni, ma tutto si è risolto in un nulla di fatto.