Nei primi due mesi del 2011 l’aeroporto di Palermo è risultato il quarto scalo d’Italia per passeggeri trasportati sui voli domestici (518.168 unità), mentre nel solo mese di febbraio scivola al quinto posto, preceduto dall’aeroporto di Milano Malpensa con uno scarto di appena 478 passeggeri. Esaminando i dati appena pubblicati da Assaeroporti, a febbraio sono transitati dal ‘Falcone-Borsellino’ ben 240.810 passeggeri trasportati sui voli domestici, facendo segnare un aumento del 7,8% rispetto allo stesso mese del 2010, ben superiore a quello registrato dagli scali di Pisa, Torino, Catania e Roma Fiumicino e quasi doppio rispetto alla media nazionale (+3,9%). Sempre con riferimento al solo mese di febbraio, l’aeroporto di Palermo ha fatto segnare un aumento del 6,8% dell’intero traffico passeggeri, compresi quindi i voli internazionali e di aviazione privata, meglio di Linate, Torino, Malpensa, Roma Fiumicino, Catania e Napoli e molto al di là della media nazionale (4,7%). Lo stesso dato, riferito al primo bimestre del 2011, evidenzia una crescita del 12%, quasi doppia della media nazionale (6,5%). Debole risulta la crescita del traffico passeggeri sui voli internazionali, con un aumento marginale (0,1%) a fronte di una media nazionale del +5,8%. Ma è proprio sui voli internazionali che si sta concentrando il settore commerciale di Gesap con l’apertura di nuove rotte (Siviglia, Marsiglia, Barcellona, Oslo, Dusseldorf) e l’incremento delle frequenze sulle capitali europee. Fino a marzo, escludendo il traffico dirottato da Trapani per la chiusura totale dello scalo ‘Vincenzo Florio’, sono transitati circa 900.000 passeggeri, mentre non è possibile effettuare un valido confronto percentuale con lo stesso periodo del 2010 per il diverso impatto della Pasqua che nel 2010 cadde il 4 aprile, influenzando quindi il traffico di marzo. Considerando anche il traffico passeggeri dirottato da Trapani, si arriva ad un milione di passeggeri circa. Molta soddisfazione esprime il presidente della Gesap Sebastiano Bavetta per quest’inversione di tendenza rispetto alla stagnazione del 2009 e 2010. Al contempo, si guarda con molta fiducia alla stagione estiva, sia per l’apertura di nuove rotte sia per l’incremento di frequenze verso le tradizionali capitali europee.