Continua la ripresa del settore turistico spagnolo, che nel mese di aprile ha registrato 4,7 milioni di visitatori stranieri, con un aumento del 20,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nell’illustrare oggi a Madrid i dati dell’inchiesta sui movimenti turistici alle frontiere, il ministro di Industria, Turismo e Commercio, Miguel Sebastian, ha riconosciuto che l’incremento è “molto superiore alle aspettative”. E lo ha attributo a fattori comparativi come la crisi delle ceneri del vulcano dello scorso anno in Islanda, che fece sentire gli effetti negativi soprattutto a marzo, ma anche al fatto che la Spagna sta beneficiando dei cambi di destinazione dei flussi turistici dalla Tunisia, dall’Egitto e dagli altri Paesi del Maghreb penalizzati dal clima di insicurezza che si è creato a seguito delle rivolte che hanno scosso la regione. Nei primi quattro mesi dell’anno 13,8 milioni di stranieri hanno visitato la Penisola iberica, l’8,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2010, il maggiore incremento negli ultimi undici anni. Escludendo l’effetto della Settimana Santa, se si paragonano i dati dei mesi di marzo ed aprile scorsi con lo stesso bimestre del 2010, gli arrivi internazionali sono aumentati dell’11,3%. Per Paesi di provenienza, i più numerosi a visitare la Spagna sono stati i britannici (1,1 milioni ad aprile, in aumento del 45% rispetto allo stesso mese del 2010), che rappresentano il 24,3% del totale dei visitatori stranieri. In crescita anche i viaggiatori tedeschi (+15,6%), irlandesi (+54%) e dei Paesi Bassi (+40%). Le Canarie hanno registrato il maggiore incremento di arrivi internazionali: nei primi quattro mesi l’arcipelago ha ospitato 3,6 milioni di turisti, un 22,6% in più rispetto al primo quadrimestre del 2010.