Ezio Maria Biagioli chiama, ma pare che la Fiavet non risponda, almeno stando al suo appello odierno: “Centotrentacinque giorni di silenzio! Ma in Fiavet qualcuno legge quanto viene scritto? Sono ancora pur sempre un socio ed ho diritto ad una risposta! Oggi 17 settembre 2012 – ribadisce Biagioli in una nota – sono centotrentacinque giorni di silenzio!”. Biagioli si riferisce all’assemblea congressuale durante la quale ha appreso del suo deferimento di cui chiede lumi: “Nonostante i miei ripetuti solleciti ai Probiviri Nazionali e di Fiavet Lazio, nonostante molti colleghi abbiamo inviato alla Fiavet l’invito a trasmettermi copia del deferimento tutto tace! Perché? Io insisto e continuerò ad insistere – continua Biagioli – per conoscere il deferimento per potermi difendere ed ottenere chiarezza. Forse è questo che preoccupa qualcuno. Aspetto quantomeno una risposta! Quanto dovrò ancora aspettare – è la domanda retorica di Biagioli – prima che i solerti Probiviri o l’efficiente Presidente o l’attivissima Giunta si degnino di farmi sapere qualcosa in merito?”.
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