Assaeroporti, dalla manovra duro colpo allo sviluppo infrastrutturale

La manovra economica sferra “un duro colpo all’emergenza infrastrutturale del settore aeroportuale”. Lo sottolinea Assaeroporti, precisando che questo avviene “in un periodo estremamente delicato nel quale risultano ancora pendenti la stipula dei contratti di programma di diversi aeroporti ed il recepimento a livello nazionale della direttiva europea sui diritti aeroportuali, entrambi finalizzati ad un adeguamento tariffario fermo al 2000”. L’associazione confindustriale che rappresenta gli aeroporti italiani critica in particolare la norma che prevede l’allungamento del periodo di ammortamento dei beni gratuitamente devolvibili alla scadenza della concessione. Su tale base, indipendentemente dalla durata della concessione, l’aliquota in deduzione annua dell’ammortamento non può eccedere l’1% del costo dei beni. I gestori aeroportuali, precisa la nota, si troveranno così impossibilitati a dedurre nell’arco della concessione l’intero costo sostenuto per la realizzazione dell’infrastruttura da devolvere gratuitamente allo Stato alla fine concessione. Assaeroporti esprime quindi “forte preoccupazione in merito, perché ancora una volta la mancanza di certezza giuridica ed il cambio in corsa delle regole del gioco da parte del Governo rischiano di penalizzare gli investimenti presenti e futuri pregiudicando significativamente il tanto necessario sviluppo infrastrutturale e disincentivando gli investitori pubblici e privati ad immettere risorse per modernizzare il settore ed il Paese”. Assaeroporti reputa questa norma “fortemente contraddittoria con la più volte affermata volontà governativa di favorire lo sviluppo infrastrutturale del Paese. L’Associazione, pertanto – conclude la nota – esprime l’auspicio che la previsione normativa in oggetto venga interamente cassata in sede di conversione del decreto in questione”.