La realizzazione del nuovo maxi piano di sviluppo dell’aeroporto ‘Leonardo da Vinci’ porterà creare 30.000 posti di lavoro, considerando quelli diretti e quelli dell’indotto, solo nella sua prima fase di attuazione al 2020. È questo il dato contenuto dal progetto di potenziamento dell’hub romano indicato da AdR ai sindacati nel corso dell’incontro che si è svolto in Assaeroporti. A fronte delle previsioni di crescita ed espansione del settore del trasporto aereo che, secondo lo studio Nomisma ‘One Works e Kpmg’, prefigurano un raddoppio del traffico complessivo entro il 2030, si rende “indispensabile – sottolinea Assaeroporti in una nota – il coinvolgimento ed il confronto diretto con i sindacati di categoria, vista anche la crescita occupazionale che ne deriverà. I posti di lavoro diretti, indiretti ed indotti derivanti dall’attuazione del piano saranno, infatti, 30.000 solo nella prima fase di attuazione dello stesso (2020). Il piano, elaborato con il supporto progettuale di Changi Airport International – prosegue la nota – porterà al raddoppio della capacità aeroportuale tramite la realizzazione dei nuovi terminal a nord dell’attuale sede aeroportuale, di nuove piste di volo e di nuove connessioni con il territorio e con Roma. Le parti sociali – secondo Assaeroporti – hanno congiuntamente espresso vivo interesse per il piano presentato, considerando la notevole ricaduta occupazionale e di crescita del Pil previsti, e si sono dichiarate pronte a sostenerlo nelle sedi governative per una la rapida conclusione del suo iter approvativo”. Inoltre, “condivise le finalità e le prospettive per tutto il sistema paese, si sono poi soffermate sulla necessità di migliorare l’efficienza attuale dello scalo in quanto primo biglietto da visita della principale porta di accesso del Mediterraneo. È emersa inoltre la necessità di un maggior coinvolgimento del vettore di riferimento, Alitalia-CAI, e di mantenere una costante attenzione sulle dinamiche contrattuali del personale impiegato nel settore del trasporto aereo”.
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