Soddisfazione per l’approvazione del Codice del Turismo, “anche perché ora i parchi di divertimento potranno competere a parità di condizioni con gli altri soggetti”. Lo afferma in una nota Evelina Christillin, presidente dell’Anesv, Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti e parchi. Il testo del Codice del Turismo, nella stesura definitiva, include i parchi di divertimento tra le imprese turistiche, “riconoscendo così la capacità delle grandi strutture del divertimento di attrarre flussi turistici e di offrire servizi complementari a quelli ricettivi – spiega Christillin – L’aver accolto le istanze del comparto che rappresentiamo rende giustizia alle oltre 150 imprese del settore, alcune delle quali occupano oltre 1.000 dipendenti. L’essere considerati imprese turistiche consente ai parchi di divertimento di competere con gli altri soggetti della filiera a parità di condizioni, contribuendo allo sviluppo complessivo dell’offerta turistica, elemento fondamentale per l’economia del Paese”. L’Anesv, attraverso Parchi Permanenti Italiani, rappresenta oltre 100 parchi di divertimento a carattere tematico, acquatico e parchi avventura. In Italia operano 150 parchi di divertimento e 150 parchi avventura, visitati annualmente da oltre 13 milioni di persone.