Al via misure Ue per migliorare aeroporti

Una migliore qualità ed efficienza dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti, meccanismi di mercato trasparenti per lo scambio degli ‘slot’ e procedure più trasparenti per la fissazione di norme sull’inquinamento acustico: Bruxelles punta a migliorare così gli aeroporti europei, anche alla luce dell’aumento del traffico che ormai rischia di soffocare gli scali più importanti. Denominato ‘Migliorare gli aeroporti’, il pacchetto di misure è stato studiato per aumentare la capacità degli aeroporti, ridurre i ritardi e migliorare la qualità dei servizi offerti ai passeggeri. “Gli aeroporti europei devono affrontare una crisi di capacità – ha detto il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per i Trasporti Siim Kallas – Se vogliamo che le imprese ed i viaggiatori traggano i migliori benefici dalla rete aerea dobbiamo agire subito”. Il 70% di tutti i ritardi subiti dai voli è causato oggi da problemi dovuti all’organizzazione a terra e non allo spazio aereo, ha spiegato il commissario. “Se la tendenza attuale non sarà corretta, 19 tra i principali aeroporti europei raggiungeranno un punto di saturazione entro il 2030 – ha aggiunto – La congestione che ne deriverebbe potrebbe comportare ritardi per la metà dei voli all’interno della rete”. Quindi, “lo status quo non è un’opzione praticabile per gli aeroporti europei: di fronte ad un’intensa concorrenza a livello mondiale, se non cambiamo finiremo per essere tagliati fuori dal mercato”. Sul fronte delle bande orarie (i cosiddetti ‘slot’), le proposte introducono meccanismi di scambio trasparenti, portando dall’80% all’85% la soglia della norma che prevede la perdita degli ‘slot’ in mancanza di un loro utilizzo (secondo il principio ‘use-it-or-lose-it’, cioè se un determinato ‘slot’ non viene utilizzato nell’orario prestabilito si perde). La Commissione ha inoltre presentato una serie di proposte per migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi di assistenza a terra. In particolare, per i servizi attualmente oggetto di restrizioni (gestione dei bagagli, assistenza sulla rampa, assistenza carburante e olio, servizi merci e posta), il numero minimo di addetti per ogni aereo negli scali di grandi dimensioni dovrebbe aumentare da due a tre. Bruxelles punta anche a migliorare la trasparenza del processo di fissazione delle norme per il contenimento dell’inquinamento acustico: le proposte danno alla Commissione stessa un ruolo di supervisione che comunque non sostituisce quello degli Stati membri, ai quali spetta la decisione ultima. Sempre sul rumore, infine, Bruxelles intende aggiornare la legislazione attuale in linea con gli sviluppi tecnologici per rendere più facile alle autorità vietare l’uso degli aerei più rumorosi.

Laura Iannone