Sono 2.800 gli esuberi previsti dal nuovo piano di riassetto di Air France, reso necessario per centrare l’obiettivo di risparmi del programma Transform 2015. La direzione della compagnia aerea ha inoltre reso noto che verrà fatto un maggiore ricorso al sub-appalto degli scali francesi e che saranno mantenute le basi di provincia Marsiglia, Nizza e Tolosa, ma con programmi adeguati alla stagionalità. Previsto d’altro canto un rafforzamento della filiale low cost Transavia. Gli esuberi saranno riassorbiti tramite uscite volontarie che “faranno oggetto di un dialogo con i rappresentanti del personale e dei sindacati a partire dal 4 ottobre”, ha spiegato il manager di Air France Frèdèric Gagey dopo un primo incontro con il comitato d’impresa. Secondo il delegato del sindacato Cfdt, gli esuberi riguarderanno 350 piloti, 700 hostess e steward e 1.700-1.800 dipendenti del personale di terra. Quando il gruppo Air France-KLM ha avviato il suo piano di risparmi nel gennaio 2012, aveva indicato in 5.122 gli esuberi all’interno della compagnia francese. Nei due anni tra il giugno 2011 ed il giugno 2013, l’organico di Air France è calato di 5.600 posti, scendendo a 100.700 dipendenti e altre misure di risparmio sono in arrivo per l’olandese KLM. Quanto a Transavia, sarà sviluppata la sua offerta verso nuove destinazioni europee “a forte potenziale” con partenza dall’aeroporto parigino di Orly. Gagey ha giustificato le nuove misure con il fatto che il Gruppo non raggiungerà “l’obiettivo di un ritorno al pareggio” nel 2013, “ma segnerà invece il sesto anno consecutivo di perdita operativa”. Il numero uno di Air France-KLM, Alexandre de Juniac da parte sua ha ricordato gli obiettivi del Gruppo: due miliardi di risparmi in tre anni e la riduzione del debito a 4,5 miliardi di euro alla fine del 2014 dai 6,5 miliardi del gennaio 2012. La ristrutturazione del Gruppo ha iniziato a dare qualche risultato già nel secondo trimestre di quest’anno, chiuso con una perdita di 163 milioni di euro, un quinto rispetto all’anno prima. L’annuncio delle nuove misure tuttavia non è piaciuto alla Borsa, dove il titolo ha chiuso in calo del 2,54% a 6,918 euro, sopra comunque i minimi di seduta di 6,77 euro.