Agenzia delle Entrate dà l’ok allo studio di settore effettuato da Fiavet

L’Agenzia delle Entrate ha accolto le richieste di Fiavet presentate per la validazione del nuovo studio di settore appena approvato. L’amministrazione finanziaria ha innanzitutto riconosciuto l’aumento al 13% dell’incidenza media delle quote non commissionabili nell’attività di intermediazione realizzata dalla vendita di pacchetti e servizi turistici organizzati dai tour operator. E’ stato pertanto corrispondentemente adeguato l’abbattimento forfetario, attualmente applicato sull’ammontare del volume intermediato, ai valori correnti del mercato. Dal 2006, tale quota era fissata al 6,6%, ma un’accurata indagine svolta dalla Federazione nell’ambito del lavoro di revisione dello studio di settore ha dimostrato, soprattutto dal 2011 in poi, un notevole aumento dell’incidenza di alcune voci delle pratiche che non risultano commissionabili e cioè produttive di ricavi per l’attività di intermediazione svolta delle agenzie di viaggi: si tratta in particolare delle tasse aeroportuali e portuali, delle spese di apertura pratica, dei visti, dell’adeguamento carburante, dell’Iva sui servizi alberghieri italiani inclusi nel pacchetto. “Fiavet ha così conseguito un importantissimo successo che conferma l’attenzione che la Federazione riserva ai cambiamenti di mercato che intervengono sul lavoro degli agenti di viaggi e dei tour operator – afferma Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet – Grazie a questo risultato, le oltre 8.000 imprese di viaggio che applicano lo studio di settore vedranno stornata automaticamente dal volume di affari intermediato una percentuale superiore non produttiva di ricavi per effetto delle quote non commissionabili. Si è pertanto ottenuto uno studio di settore in grado di stimare con  maggiore accuratezza i ricavi delle agenzie di viaggioì ai fini del calcolo delle imposte. Fiavet – aggiunge Giovannoni – continuerà però la sua battaglia per eliminare la presenza di voci non commissionabili all’interno dei pacchetti e servizi turistici. L’accoglimento delle nostre richieste da parte dell’Agenzia delle Entrate consente almeno che non si producano distorsioni fiscali nel calcolo dell’effettivo margine di intermediazione commerciale delle agenzie di viaggi”. Inoltre, sempre su specifica richiesta di Fiavet, sono stati previsti dei coefficienti in diminuzione sia sulle cosiddette ‘vendite al netto’ sia sui costi di acquisto sostenuti per l’organizzazione di congressi, convegni ed eventi similari.