Alessandro Simonetti, titolare di African Explorer, interviene per dovere di ripristinare una corretta informazione, che sembra ormai impazzita, su ebola. “Purtroppo il concetto errato, e diffuso da sempre, che l’Africa sia un unico paese sta creando le peggiori conseguenze di questa campagna allarmistica scatenatasi con il caso ebola – dichiara – Se la scarsa conoscenza dell’Africa continuerà a creare questi falsi giudizi, è naturale che in casi come questo si arrivi a fraintendere a livelli tali le informazioni che riceviamo. African Explorer però non vuole cedere a questa logica. Intendiamo far comprendere al settore che è palese che non è nel nostro interesse promuovere destinazioni non sicure”. A sostegno di queste motivazioni Simonetti porta alcuni esempi chiaramente documentati in un’info-grafica prodotta dalla rivista Africa consultabile qui: http://www.africanexplorer.com/UImg/infografica.png dall’inequivocabile titolo L’Africa NON è un virus a sostegno della campagna che ha dato origine anche all’ashtag #AFRICAISNOTEBOLA. Sostanzialmente Simonetti sottolinea, come riportato nell’info-grafica, che non è vero che ebola sta dilagando in tutta l’Africa, ma anzi interessa solo tre Paesi confinanti tra loro: Liberia, Sierra Leone e Guinea. Nel vicino Mali, ad esempio, è stato accertato un solo caso di contagio tempestivamente gestito dalle autorità sanitarie, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato Nigeria e Senegal ‘ebola free’. Fondamentalmente preme sottolineare che non si sono verificati episodi di contagio nelle altre cinquanta nazioni africane, quindi viaggiare in Africa NON è pericoloso perché è un grande continente ed il 99% del suo territorio non è in alcuno modo intaccato dall’epidemia. Viaggiare in Namibia, Sudafrica, Kenya, Tanzania, Uganda o Etiopia non comporta alcun rischio sanitario legato a ebola, ma anche nella stessa Africa occidentale paesi come la Costa d’Avorio, Ghana, Togo o Benin non hanno registrato alcun contagio.