Albania nuova frontiera del turismo? Se le prospettive indicano che la strada è giusta, i numeri confermano che il percorso è già tracciato. E sono cifre importanti: nei primi sei mesi del 2019 hanno visitato il Paese delle Aquile 2,1 milioni di stranieri, con un incremento dell’11%. Solo a giugno, hanno soggiornato in Albania oltre 41mila italiani, il +8,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
L’argomento è stato ben sviluppato nel corso di un incontro organizzato da Fiavet Puglia e Fiavet Campania, in collaborazione con GNV, Goodays by BasicOne e B&T Insurance ed al quale ha presenziato Blendi Klosi, Ministro del Turismo e dell’ambiente dell’Albania.
“L’Albania – ha detto il ministro – è una Terra dalle forti prospettive di sviluppo. Quello del turismo, in particolare, ha ricevuto nuovi impulsi grazie alle scelte strategiche del Governo. Siamo certi di voler continuare su questa strada. Lavoriamo perchè gli italiani siano al primo posto per numero di arrivi in Albania”.
“Siamo orgogliosi – ha sostenuto il vicepresidente vicario nazionale e presidente pugliese della Fiavet, Piero Innocenti, che ha consegnato una targa ricordo al ministro (nella foto) – di aver avuto un utile confronto con il Ministro del Turismo Klosi, nell’ottica di una collaborazione programmatica del flusso turistico proveniente dall’Italia. L’Albania è sempre più meta turistica, ma vale anche il contrario: sono sempre più gli albanesi che visitano la Puglia. Ci auguriamo, tuttavia, che in tempi brevi siano incrementati i collegamenti da e per l’Italia, che siamo ampliate le strutture ricettive e che i servizi e i prodotti offerti siano sempre di eccellente qualità lasciando i costi contenuti».
Del resto, per chi voglia visitare l’Albania, c’è solo l’imbarazzo della scelta: le bellissime spiagge di Velipoja, Rana e Hedhun, la costa di Valona, senza dimenticare il suggestivo villaggio di Ksamil. E poi il Parco Nazionale di Divjakë-Karavasta, la penisola di Karaburun e le numerose città o villaggi come la stessa capitale, Tirana, ma anche Dhermi, Borsh, Durazzo o Capo Rodoni. Insomma, destinazioni da favola “per un luogo – ha detto ancora Innocenti – vicino a tutti i grandi bacini del Mediterraneo, soprattutto l’Italia. Del resto, iniziamo a ragionare di percentuali di incremento di vendite di soggiorni in Albania a due cifre. Questo grazie agli agenti di viaggi, che sono gli interlocutori più adatti, se non gli unici in grado di promuovere una destinazione turistica. Anche grazie agli Eductour che suggeriamo al ministero del turismo albanese di incrementare, restando al passo delle altre realtà turistiche europee”.