Federalberghi spiega alla Camera la sua idea di Ministero del Turismo

“Molto spesso si parla del carattere trasversale del turismo, ma quasi mai se ne traggono le conseguenze. La trasversalità è stata per lungo tempo utilizzata come alibi per eludere le richieste di istituire un Ministero ad hoc. Noi auspichiamo un cambio di prospettiva, in cui la trasversalità del turismo costituisca la premessa per la definizione del perimetro d’azione del nuovo Ministero”.

E’ questo uno dei principali concetti che il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha sottolineato nel corso suo intervento alla Camera in occasione dell’audizione in Commissione I riguardo il ddl sul riordino delle attribuzioni dei Ministeri.

Il Ministero del turismo che chiediamo – ha insistito Bocca – è un Ministero che abbia come primo obiettivo la valorizzazione delle imprese e dei lavoratori che operano nel settore e promuova l’incremento dei flussi turistici quale primo motore economico e sociale dello sviluppo del Paese, capace di generare reddito, occupazione e inclusione sociale”.

Secondo il presidente degli albergatori, il Ministero del turismo non deve occuparsi solo di politiche turistiche, ma deve sforzarsi di richiamare l’attenzione sull’impatto che tutte le politiche (ambientali, scolastiche, fiscali, sanitarie, del lavoro, dei trasporti, etc.) producono sull’economia del turismo.

Bocca ha inoltre chiesto che l’attivazione di un Ministero con competenze specifiche in materia di turismo sia seguita da un’analoga revisione dell’architettura del piano nazionale di ripresa e resilienza, distinguendo, anche all’interno del cosiddetto “Recovery Plan”, le iniziative che riguardano il turismo da quelle che riguardano la cultura.

Nel corso del suo intervento, il presidente degli albergatori si è soffermato anche sulla transizione da un Ministero all’altro, raccomandando che i tempi tecnici necessari per l’assestamento del nuovo assetto non rallentino le attività in corso, a partire dall’istituzione della banca e del codice identificativo delle strutture ricettive, per contrastare l’abusivismo dilagante, e dal bando per il riconoscimento del credito d’imposta per la riqualificazione delle imprese ricettive e degli stabilimenti termali, sul quale sembra sia consolidato il concerto dei ministeri interessati.

Bocca ha concluso il suo intervento con un richiamo alla petizione approvata dall’assemblea straordinaria di Federalberghi che, in vista dell’approvazione del decreto sostegno, ha indicato gli interventi urgenti da adottare per salvare le imprese e i lavoratori del turismo, con misure sulla liquidità, sul sostengo al reddito, sui ristori, sulla riduzione delle imposte e sulla riqualificazione dell’offerta.

“Tale documento – ha affermato in chiusura il presidente degli albergatori – rappresenta la situazione di grave difficoltà in cui si dibattono le imprese ed i lavoratori del settore e chiede l’adozione di interventi urgenti per consentirne la sopravvivenza. Non entriamo nei dettagli delle misure richieste, ma non possiamo far a meno di insistere per ottenere la massima attenzione al grido di dolore lanciato dalle imprese e dai lavoratori del settore”.