“Nel DL Rilancio le guide e gli accompagnatori turistici sono stati dimenticati”. A sottolinearlo, in audizione presso la 10a Commissione del Senato, è Federagit Confesercenti.
Per i professionisti del settore, si legge nel documento presentato dall’associazione, “sono presenti solo misure per lavoratori autonomi ed imprese di tutti i settori che prevedono un beneficio economico solo fino al mese di maggio 2020. Non è prevista invece alcuna misura specifica per le professioni turistiche a partire da giugno e per i mesi successivi: non è stato considerato che i lavoratori autonomi del turismo sono stati i primi a fermarsi e saranno gli ultimi a ripartire”.
“Per questo – dichiara Micol Caramello, vicepresidente Federagit Confesercenti ai Senatori della Commissione – guide e accompagnatori hanno bisogno di un diverso indennizzo, di importo almeno di mille euro mensili, da maggio 2020 fino a marzo 2021”. Per farlo, “è necessaria la creazione di un nuovo fondo a favore dei professionisti del turismo, con una dotazione adeguata alla copertura dell’indennizzo richiesto”. Allo stesso modo, si ritiene necessaria “la sospensione di un anno dei termini di versamento dei saldi 2019 delle imposte senza applicazione di sanzioni e la decontribuzione degli oneri previdenziali e defiscalizzazione per l’anno in corso”.
Al riavvio, però, “non giova l’assenza di linee guida di Sicurezza Sanitaria, per l’esercizio delle professioni turistiche, uniformi a livello nazionale”, spiega la rappresentante di Federagit. “Attualmente esistono solo le Linee guida della Conferenza delle Regioni e quelle di alcune regioni, ma purtroppo le indicazioni non sono omogenee. Questa situazione non favorisce la programmazione a medio e lungo termine e la ripresa del lavoro da parte dei professionisti e delle imprese, e va corretta al più presto. Non è altresì chiaro se queste linee guida varranno anche per i gruppi organizzati all’estero”.
“E’ sempre più urgente – continua la vicepresidente – una legge di riordino del settore delle professioni turistiche, coerente con il recepimento della Direttiva Europea 958/2018 e la definizione dei concetti di “temporaneità” ed “occasionalità“ relativamente alla possibilità per le guide turistiche abilitate provenienti da altri Paesi Europei di esercitare la professione in Italia che, insieme alla mancanza di controlli, lascia ampi spazi a fenomeni di concorrenza sleale e abusivismo”.
“Per assicurare la ripartenza delle attività – conclude la Caramello – c’è bisogno di intervenire anche sulla regolamentazione dell’offerta di prodotti e servizi turistici su OTA e piattaforme online, al fine di garantire che esse siano utilizzate solo da imprenditori e professionisti in regola con le norme vigenti in Italia, onde evitare, in un momento così critico, l’aumento di fenomeni quali l’esercizio abusivo della professione e perdita di gettito erariale”.