Enit, il piano 2020 punta sui cinesi giovani e ricchi, sugli italiani e sulla ‘nostra arte del vivere’

Parla all’Asia e ai giovani cinesi ricchi, e non solo cinesi, ai mercati di prossimità e anche alla domanda italiana, la strategia dell’Enit per il 2020: centrata su innovazione,  accessibilità e sostenibilità del turismo incoming, con focus sul turismo attivo, slow, e sulle nuove esperienze per mantenere i molti repeater.

Il tutto in piena sintonia con le Regioni, a partire dai buoni risultati del 2020, annunciati insieme da Giorgio Palmucci, presidente di Enit, e dalla sottosegretaria al turismo Lorenza Bonaccorsi. Con in mente una certezza dichiarata, che in Italia quel che vince sui competitor, oltre la bellezza, “è la nostra ‘arte del vivere – come ha detto Palmucci – un valore da proteggere anche perché non c’è merce migliore da vendere“. E per farlo Enit parteciperà a almeno una quarantina di fiere nel mondo, tutte con annesso workshop B2B. In programma campagne B2C per i mercati consolidati tra Europa e Usa e operazioni di posizionamento su Cina, India e Golfo, che danno energici segnali di crescita.

Sempre meglio. Da gennaio a ottobre 2019 il turismo ha fruttato all’Italia 360 milioni di notti, 4,4% in più sull’anno prima, e ricavi per circa 40 miliardi, dove la quota internazionale è cresciuta del 6,6%. Dato confermato dal più 4% degli arrivi degli arrivi negli aeroporti in 11 mesi, con il segmento internazionale in progresso del 5,8%. I numeri contribuiscono al saldo fortemente attivo della bilancia turistica italiana, con 40 miliardi di euro incassati contro i 26 spesi all’estero dagli italiani, pur con il rientro sul mercato di Egitto e Turchia.

La struttura. L’Enit e il ricostituito Mibact naturalmente vogliono di più, e insistono sulla linea dichiarata nel 2019 dal piano triennale 2019-2021 dotato di 31 milioni di euro l’anno,  che per circa il 30% serviranno a mantenere la struttura con 28 sedi all’estero – appena aperte quelle Guangzhou e Shanghai e di Dubai – e la sede di Roma.
Siamo in carica da sei mesi – ha sottolineato Palmucci – abbiamo fatto molto, gli arrivi del 2019 hanno superato anche quelli di uno straordinario 2018 ma ora si tratta di fare anche meglio».
Un dettagliato rapporto ha ripercorso l’intensa attività dell’Enit nel 2019, con la lunga lista di interventi in fiere e workshop B2B all’estero, tutto declinato anche in marketing digitale e realizzato in collaborazione con ambasciate, istituti di cultura, camere di commercio italiane all’estero.
Turismo attivo e grandi eventi. Quindi ora Enit punta sugli eventi che promettono di trainare segmenti diversificanti: nel turismo attivo solo per la montagna ci sono le Olimpiadi invernali del 2026, e prima ancora i mondiali di sci a Cortina nel 2021 ‘ma vogliamo parlare anche di Appennini’. Focus anche sull’offerta ‘adrenalinica’: biker, avventura, outdoor in generale.
Poi i centenari: 500 anni di Raffaello, i 100 di Fellini, e anche i primi 100 anni dell’Enit, tutti con i loro eventi. Proseguono le partnership con i grandi marchi del made in Italy, dalla moda al food all’automotive. Senza dimenticare i temi del balneare, laghi, terme e in generale l’entroterra.
«E ora tutto questo va proposto anche sul mercato domestico – ha sottolineato Bonaccorsi – il messaggio del Governo in questo è chiaro”.

“Ora si fa sul serio”

“Dopo mesi di assestamento ora si fa sul serio – ha detto Bonaccorsi – con il ritorno delle deleghe al Mibact, e con l’intervento concreto e rapido del governo nelle prossime settimane per provvedimenti sui nodi del comparto che conosciamo bene, perché il sistema, che è in buona salute, sia sempre più attrezzato per il futuro…Ci vuole rispetto per un Paese fragile, serve che il turismo porti ricchezza e la lasci sui territori. Non rincorriamo modelli che non sono i nostri, la specificità è la nostra ricchezza”.
Bonaccorsi e Palmucci hanno anche promesso supporto alle zone colpite da disastri geoclimatici, da Venezia a Genova con il crollo del ponte Morandi.