“In un’intervista su Repubblica, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha dichiarato che le aziende non riprendono l’attività per “pigrizia” visto che lo Stato si fa carico della busta paga dei lavoratori. Una dichiarazione ingenerosa che non rispetta la tragedia umana ed economica che il nostro Paese sta vivendo e le tante aziende e famiglie che sono coinvolte in questa crisi senza precedenti”. Così Confindustria Alberghi in una nota.
“Basta guardarsi intorno nelle strade, nei negozi, sui mezzi pubblici per vedere una società ferita che faticosamente e con coraggio vuole ripartire. Nessuno si merita insinuazioni di questo genere e men che meno da parte di chi ricopre incarichi così importanti. Il settore alberghiero – continua l’associazione di categoria – ha subito e sta subendo un fermo pressoché totale ed ha perso più di 100 giorni di lavoro che non potranno in alcun modo essere restituiti. Davanti a sé ha molte incertezze e quelli che in questi giorni stanno decidendo di ripartire sono imprenditori coraggiosi che si stanno rimettendo in gioco anche a fronte degli enormi rischi che gravano sul presente e sul futuro”.
“Quanto poi alle tempistiche con cui l’Inps ha gestito gli ammortizzatori sociali – saremo forse “particolarmente sfortunati” – ma i nostri lavoratori stanno vedendo in questi giorni le prime erogazioni da marzo e molte di quelle stesse imprese che il Presidente Tridico taccia di “pigrizia” hanno anticipato di tasca loro gli ammortizzatori sociali pur in una situazione di oggettiva gravissima crisi con zero ricavi e zero liquidità in cassa, per sostenere i lavoratori e le loro famiglie. È francamente difficile – conclude la nota di Confindustria Alberghi – accettare che in un momento come questo, in cui a tutti è chiesto un impegno e uno sforzo straordinario per portare il Paese fuori dalla crisi, si possa parlare con tanta leggerezza e noncuranza. Non ci resta che sperare che arrivi una smentita e che qualcuno voglia invocare un’incomprensione con la stampa”.
“L’immagine di un Paese adagiato su di un assistenzialismo di breve durata – aggiunge il presidente di Federterme Massimo Caputi – non ci pare corrisponda alla realtà delle imprese italiane che sostengono con i versamenti loro e dei Lavoratori le strutture dell’Inps. Le aziende turistiche e termali, che Federterme rappresenta, stanno riaprendo proprio in questi giorni con enorme sforzo e gli alberghi sono purtroppo tristemente vuoti. La voglia di ripartire delle Imprese e dei Lavoratori è tanta, nonostante le molte difficoltà, anche per allontanare lo spettro di un futuro molto difficile e complicato, come dimostra la previsione del PIL”.
“Siamo certi- conclude Tridico – che il Presidente Tridico vorrà riflettere a fondo su questo e rivedere il senso delle sue affermazioni, magari cogliendo il senso di coesione che scaturisce dalle dichiarazioni del presidente Mattarella, del presidente Conte, del governatore Visco e delle altre prime cariche dello Stato”.