In vacanza, alla riscoperta delle bellezze dell’Italia. Per gli italiani, le festività invernali del 2018 sono all’insegna del turismo, meglio se domestico: saranno infatti 4 milioni i nostri concittadini che si concederanno un viaggio già nel periodo di Natale, tra il 21 ed il 28 dicembre.
Un afflusso turistico rilevante – si tratta di 500mila viaggiatori in più rispetto al 2017 – aiutato dal calendario: quest’anno il giorno di Natale cade di martedì, e le scuole e molte attività chiuderanno già dal 21 per riprendere l’attività il 27. A fare il pieno sono le destinazioni italiane: 3 viaggiatori su 4, infatti, sceglieranno una meta del nostro Paese. In crescita anche la spesa media prevista per le vacanze: 737 euro a persona, il 7% in più – o 49 euro – sulla cifra dichiarata in occasione delle festività 2017 (688 euro).
Durante le feste saranno protagoniste le destinazioni italiane: a scegliere una meta nel nostro Paese è infatti il 74% del campione – pari a circa 12,2 milioni di persone – la percentuale più alta mai rilevata dal Sondaggio Confesercenti-SWG dal 2007 ad oggi. Diminuisce, invece – anche sull’onda delle tensioni sulla sicurezza – la quota di viaggiatori diretti in Europa, che passa dal 23 dello scorso anno al 20%; solo il 6% farà un viaggio in un altro continente. In generale, in Italia o all’estero, i nostri concittadini cercheranno soprattutto una vacanza all’insegna di cultura e città d’arte, preferenza indicata dal 44% degli intervistati. Più di uno su quattro – il 27% – sceglierà invece una meta montana.
In Italia, si registra infatti un buon dinamismo soprattutto delle regioni con località di montagna – Val d’Aosta, Piemonte, Veneto, Friuli e Trentino Alto-Adige, ma anche Toscana e Abruzzo – e delle tante città d’arte tra cui si segnala la crescita di Milano e Verona. In Europa, invece, ci si orienta soprattutto per le grandi capitali. Al di fuori dei confini continentali si inizia ad assistere alla rinascita (turistica) della costa meridionale del mediterraneo dopo lo stop imposto ai viaggiatori dai problemi di stabilità politica dell’area. In particolare, si rileva un aumento dei viaggiatori diretti in Egitto e Tunisia.
La maggior parte dei vacanzieri (64%) prenoterà via internet il proprio viaggio, il 2% in meno dello scorso anno. Praticamente stabili invece le agenzie di viaggio, scelte dal 15% degli intervistati. Il 30% alloggerà in albergo o hotel, che si confermano dunque la tipologia di strutture più apprezzata, sebbene in discesa (era 33% nel 2017). Aumenta invece la quota dell’extralberghiero, cui si rivolgerà il 24%: l’11% dei vacanzieri agli affitti brevi mentre il 13% si affiderà ad un B&B.
“La nostra indagine di Natale, quest’anno, rileva importanti segnali positivi per il turismo italiano”, spiega il Presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina. “Dopo un’estate sotto le attese, la crescita di preferenze per le destinazioni italiane è un fatto positivo. Ma c’è ancora molto da fare per rendere il turismo italiano più forte e più attrattivo, sia per i flussi stranieri che per quelli domestici. Il Governo deve sostenere il settore con maggiore convinzione, innanzitutto aumentando la dotazione dei bonus riqualificazione per le strutture ricettive alberghiere: va concesso a chiunque ne faccia domanda, come per l’edilizia residenziale. Serve un impegno in più anche sulla lotta all’illegalità: il rafforzamento del contrasto all’abusivismo ‘estivo’ sulle spiagge deve essere accompagnato da maggiori controlli anche su quello ricettivo, durante tutto l’anno”.