CLIA, associazione internazionale delle compagnie da crociera, ha pubblicato l’annuale Global Cruise Industry Environmental Technologies and Practices, in cui si fa il punto sulla transizione ecologica del settore e da cui emergono i notevoli passi avanti fatti dal comparto. In particolare, già oggi 147 navi sono predisposte per l’elettrificazione a terra, pari al 52% delle unità e il 61% in termini di posti letto. Rispetto al 2023 sono 27 navi in più, con un aumento del 23% che diventa del 167% se paragonato al 2018. L’impegno è arrivare al 100% entro il 2035. Inoltre, continuano gli investimenti in sistemi di alimentazione innovativi (GNL, GNL bio, biofuels) che pongono il settore all’avanguardia ambientale del comparto marittimo e che consentiranno di utilizzare carburanti a zero emissioni non appena questi saranno disponibili su larga scala.
“Le compagnie hanno fissato l’obiettivo di arrivare a zero emissioni nette entro il 2050 per questo stanno lavorando intensamente per ridurre le emissioni, sia in mare che durante le soste e il rapporto mostra i continui progressi” dice Kelly Craighead, Presidente e CEO di CLIA. “Il settore sta investendo in tecnologie innovative di propulsione che consentiranno alle navi di utilizzare fonti energetiche più pulite non appena queste saranno disponibili e sta compiendo passi avanti anche nell’uso di altre tecnologie affinché il comparto sia sempre più sostenibile”.
La flotta
L’attuale flotta crocieristica è composta da 445 navi, di cui le 45 compagnie aderenti a CLIA rappresentano il 90% dei posti letto, per una disponibilità totale di 635.000 (il 3,34% in più dell’anno precedente). La maggior parte navi CLIA che solcano gli oceani sono di dimensioni medio-piccole, con la seguente distribuzione:
- Il 35% delle navi ha meno di 1.000 posti letto (piccole dimensioni)
- Il 38% ha tra 1.000 e 3.000 posti letto (medie dimensioni)
- Il 26% ha più di 3.000 posti letto (grandi dimensioni)
Nuovi carburanti.
Le compagnie stanno investendo di modo che le navi potranno utilizzare i carburanti in modo flessibile e quelle alimentate a GNL – oggi sono 19 e rappresentano il 7% della flotta e il 13% della capacità globale – per esempio, saranno in grado di passare a carburanti a zero emissioni, con GNL bio o sintetico, con poche o nessuna modifica al motore.
Il GNL ha emissioni di zolfo e di particolato praticamente nulle, riduce le emissioni di NOx di circa l’85% e consente di ridurre le emissioni di gas serra fino al 20%. Numerosi rapporti di SEA-LNG confermano che il cosiddetto methane slip sarà eliminato nei prossimi anni.
Elettrificazione delle banchine
I sistemi di elettrificazione delle banchine consentono alle navi di spegnere i motori una volta all’ormeggio e, a secondo del mix energetico utilizzato, di ridurre le emissioni fino al 98% (fonte: U.S. Environmental Protection Agency).
- Ad oggi, 147 navi CLIA sono predisposte per l’elettrificazione a terra (in rapporto al totale delle imbarcazioni delle compagnie aderenti a CLIA, siamo al 52% rispetto alle unità e al 61% per quanto riguarda i posti letto ). Si tratta del 23% rispetto ad un anno fa e il 167% in più rispetto al 2018.
- Entro il 2028 le navi in grado di collegarsi all’elettricità durante l’ormeggio saranno 239 (tra quelle di nuova costruzione e quelle che verranno ammodernate). Le 28 nuove navi CLIA in costruzione entro i prossimi 5 anni saranno tutte dotate con questa tecnologia
- Attualmente, solo 35 dei porti in cui fanno scalo le navi da crociera dispongono di un attracco con banchine elettrificate (altri 22 porti hanno gli stanziamenti e 16 stanno pianificando i lavori)
- Secondo il programma Fit for 55 dell’Ue, entro il 2030 i porti europei dovranno disporre di energia elettrica da terra, il che accelererà ulteriormente gli investimenti nelle infrastrutture portuali.
Sistemi di trattamento delle acque reflue (AWTS)
Oggi 225 navi e cioè l’80% del totale (+11% sul 2023 e +65% sul 2018) sono equipaggiate con sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue (AWTS), che superano i requisiti dell’Allegato IV della Convenzione MARPOL e hanno prestazioni migliori degli impianti di trattamento di molte città costiere. Inoltre, come parte del loro più generale obiettivo di sostenibilità, le compagnie crocieristiche si sono impegnate a non scaricare acque reflue non trattate in nessuna parte del mondo.
Autonomia nella produzione di acqua dolce
267 navi (il 94%delle unità e il 96% dei posti letto) sono in grado di produrre acqua dolce a bordo, di cui 172 (quasi il 60% della flotta) sono in grado di produrre a bordo il 100% del fabbisogno di acqua dolce.