L’aeroporto di St. Martin dal 15 dicembre sarà finalmente completamente ripristinato. I padiglioni che dopo l’uragano Irma hanno ospitato il terminal dell’aeroporto di St. Martin verranno demoliti.
Il terminal dell’aeroporto Internazionale Principessa Giuliana disporrà di 32 postazioni per il check-in e l’area delle partenze riuscirà a gestire contemporaneamente fino a sette partenze di grandi compagnie aeree, grazie all’installazione di 6 gate.
L’area partenze riuscirà ad accogliere circa 1.300 persone, il quintuplo rispetto a quanto riusciva a fare nei padiglioni sostitutivi; la sala d’attesa con 700 posti a sedere disporrà di numerose prese della corrente dove poter ricaricare i dispositivi elettronici e di impianto di aria condizionata, così che le persone in attesa possano sostare in uno spazio gradevole e confortante.
In questa prima fase di ricostruzione sono stati previsti nuovi spazi adibiti al pronto soccorso, un departure check-point, un’area per i bagagli smarriti, due nastri trasportatori per riconsegnare i bagagli ai passeggeri, la VIP lounge, 75 Telecamere, uffici amministrativi, una caffetteria per i dipendenti, uno spogliatoio, l’ufficio immigrazione. Previsti transfer molto efficienti.
Alcuni servizi, come la connessione Wifi, potrebbero non essere disponibili per la data di apertura ma il problema verrà risolto in poco tempo.
Il tetto dell’aeroporto, grande più di cinque campi da calcio, che, durante l’uragano dello scorso anno, era stato danneggiato per più dell’80%, ora sarà ricoperto con circa 700 lamiere zincate che verranno assicurate con più di mezzo milione di viti, dadi e bulloni.
Il ministro del Turismo, dell’Economia, dei Trasporti e delle Telecomunicazioni Stuart Johnson ha visitato il cantiere per accertarsi che i lavori procedano come previsto e sia il COO dell’aeroporto, Michel Hyman, che il capo progetto della ricostruzione dell’aeroporto, Rob Noorman lo hanno rassicurato sui progressi dell’intera struttura e sulla data prevista per la riapertura. Il ministro Johnson ha fatto presente che l’obiettivo principale da raggiungere, dopo che i lavori di ricostruzione saranno completati, è l’inserimento del Dipartimento Immigrazione e Dogana, per poter effettuare i controlli direttamente all’interno della struttura.