Bluvacanze: nel 2018 crescono le prenotazioni degli hotel in agenzia, più all’estero che in Italia

Una domanda in continua crescita ma a due velocità. È questo uno dei trend che emerge dall’Osservatorio Bluvacanze, sui dati raccolti nel 2018, su un campione di oltre 800mila prenotazioni (di cui l’80% attinenti al corporate travel e il 20% del mondo leisure) per un travel value complessivo stimato superiore ai 100 milioni di euro.

La spesa media per notte per persona è stata di € 123 in Italia ed € 146 all’estero. La domanda di pernottamenti all’estero è cresciuta del 9,8%, mentre in Italia solo del 1,8%. La spesa media del cliente, rispetto lo scorso anno è aumentata in Italia del 1,6% mentre all’estero registra mediamente un +3,5%.

“Una fotografia di un mercato in salute ma che accusa qualche difficoltà di crescita sulla domanda locale”, le parole di Domenico Pellegrino, Ceo del Gruppo Bluvacanze.

In Italia, il 28% dei pernottamenti è concentrato solo a Roma e Milano (15+13), mentre il Travel Value generato nelle due destinazioni vale il 34% (17+17). In particolare, la spesa media a Roma è di 138 €, mentre a Milano è pari a € 165 per notte. Altre destinazioni più richieste sono Torino, Napoli e Firenze. Le prime 5 destinazioni italiane, in particolare, rappresentano circa il 38% dei pernottamenti ed il 47% del Travel Value. Il 72% dei pernottamenti è in strutture 4 e 5 stelle (69+3), il 26% in 3 stelle, il 2% in altre tipologie. Le catene raccolgono il 35% delle richieste, che valgono però il 43% della spesa. Le strutture indipendenti, perciò, rappresentano il 65% dei pernottamenti, con un Travel Value espresso pari al 57%.

“Importante – ha proseguito Pellegrino – analizzare l’anticipo delle prenotazioni. Meno del 10%, infatti, avviene con un anticipo superiore ai 21 giorni ed in particolare il 68% delle richieste vengono fatte nell’ultima settimana prima del pernottamento. Questo significa che oltre i due terzi delle prenotazioni avvengono sottodata e sono quindi soggette ad una variabile prezzo che tenderà ad aumentare sempre di più. Il ruolo dell’agente, perciò, è fondamentale per generare valore aggiunto all’offerta ed impedire che il pricing diventi l’unica discriminante della scelta del consumatore”.

Un dato interessante, infine, emerge per i canali di prenotazione: i GDS valgono il 13% del totale, i sistemi proprietari delle catene meno del 3%, il 54% è prenotato attraverso piattaforme professionali e quindi ben il 30% è prenotato direttamente con l’hotel.