Bell Travel, un cantiere in fermento per l’Oriente

Arrivano viaggi di nozze, Giappone e il superlusso con il jet privato

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C’è un cantiere in fermento da Bell Travel, l’operatore romano di Ilaria Annibali e Michela Pichi nato con la specializzazione sulla Thailandia, cresciuto sull’intero Sud Est asiatico, in pieno sviluppo sul Giappone, sulla gamma superlusso, e sul segmento sposi con la prima brochure monografica.
«Alla base c’è una scelta di massimo ascolto del cliente – dice Ilaria – un lavoro sottile che si traduce in upselling, con attenzione maniacale al dettaglio. È il frutto di molti anni di esperienza a 360 gradi, che ci ha consentito di rilevare Bell Travel e farne una creatura nostra, con un carattere e un modello di business che rassicura molto le agenzie».

Funziona questo approccio?
“Chiudiamo il 2019 intorno ai due milioni e mezzo di fatturato, dopo alcuni anni di crescita. Siamo in tre al booking, finora neppure un commerciale. Però le agenzie ci dicono… ‘se chiamo te porto a casa la pratica, sempre’.

Come si spiega?
“Credo sia perché lavoriamo molto sul cliente, è una questione di ascolto e di interpretazione dei desideri. L’86% dei preventivi va a buon fine: perché è totalmente dettagliato con la massima trasparenza, chiarissimo e costruito su misura. Tutto quel che manca su internet dove la gente si confonde…e poi viene a chiederci aiuto.

Il pricing ora è determinante, come lo affrontate?
“Veniamo entrambe da una solida scuola di pricing sul volato, che fa la differenza. Poi il prezzo del corrispondente si confronta con almeno un paio di piattaforme, e se serve aggiustiamo il tiro insieme. Ci vuole tempo e lavoro, ma l’esperienza semplifica molto e aiuta il cliente a scegliere il meglio per sé. Così il prezzo va in secondo piano, perché la gran parte dei clienti non ha voglia di accontentarsi, quando comprendi cosa stai comprando scattano la gioia e il desiderio. Si capisce che il tailor made non è semplice assemblaggio di servizi ma la composizione ragionata di un percorso complesso al miglior rapporto costo – qualità, con competenze per niente banali.

Quanto conta la scelta del corrispondente?
“Fondamentale e non solo in fatto di pricing. Piuttosto perché ci consente di proteggere i clienti in ogni imprevisto, anche nelle zone remote del mondo che gli italiani amano tanto.

Come nasce il superlusso Bell Travel?
“Ci è caduto nel piatto, uno sviluppo naturale del nostro modo di lavorare. Decolliamo a novembre 2020 con un tour in jet privato in quattro o cinque Paesi del Sud Est asiatico, per piccoli gruppi familiari o di amici, solo strutture al top: quotazioni tra i 90 e i 100mila euro per persona, apripista di una linea di prodotto con brochure per un target miratissimo di agenzie del top di gamma.

Le mete?
“Thailandia e Indocina, pensiamo anche a Myanmar, forse una delle mete ancora più autentiche e intatte in quest’area. Ma il superlusso qui è un cantiere aperto…

E poi i viaggi di nozze, una vocazione di Michela…
“Prima c’è l’Oriente – dice Michela – negli anni è stato facile calarmi in questa specializzazione. Nell’atmosfera antica di gente semplice e gentile, tra i tempi dilatati della provincia e quelli energici delle città, qui trovi ancora immense aree e dimensioni di autenticità. La crociera sul Mekong con le raffinate navi di Lotus ti porta in villaggi irraggiungibili via terra…Insomma l’ideale per viaggi romantici e di esplorazione insieme.

Romantici e anche competitivi?
“Naturalmente – continua Michela – competitivi perché sfruttiamo sempre e fino in fondo tutti i benefit e i privilegi del caso. Perché ora paradossalmente le coppie parlano di viaggio, non di nozze, nel timore che si gonfino i prezzi. Nel 2020 uscirà il monografico, con una selezione dei viaggi più venduti e apprezzati.

E il Giappone?
«Siamo già molto avanti, ma se ne parla dopo le Olimpiadi. Pensiamo all’autunno 2020. I dettagli la prossima volta…

Come impostate il rapporto con le agenzie?
“Commissioni dal 12%, su mete come le nostre vuol dire una media di 250 euro. Ci dispiace quando qualcuno applica anche un markup, accade talvolta. Perché si inquina il mercato, mentre abbiamo il dovere della trasparenza…poi non lamentiamoci se i clienti tornano online.

Altri punti di forza?
Aggiornamento continuo, esperienza diretta di tutte le mete – dice Michela – siamo molto spesso in viaggio, tra isole remote e terre di confine, e al ritorno si racconta tutto, tantissimo, tutto condiviso.

Notizie dall’Oriente?
“Lo Sri Lanka è già ripartito, e la Thailandia va sempre forte. Voliamo con Singapore e Qatar e va benissimo…magari rimpiangiamo un po’ gli allottment che non ci sono più con Thai Airways..”.                                                                                      Marina Firrao