ANGT: guide turistiche senza lavoro, il mercato è in caduta libera

“Oltre 25 mila Guide Turistiche e Accompagnatori rimasti senza lavoro da febbraio, nessuna prospettiva concreta di ripresa dell’attività sino al 2021. Perso subito il turismo scolastico, sono stati cancellati del tutto i tour organizzati dell’estate, mentre i calendari restano vuoti di impegni e  prenotazioni. Questa è la realtà delle cose, davvero desolante”.

Così Adina Persano, presidente dell’ANGT,  ha fatto il punto della difficile situazione del nostro Paese in audizione alla Commissione Cultura del Senato.

“A complicare le cose – spiega la presidente di ANGT – si son pure messe le Regioni, a volte anche i Comuni, interpretando a loro piacimento le linee guida dettate dal Governo in tema di Musei, siti artistici e archeologici. Gli esempi sono molteplici: si va da Musei che aprono le porte a due persone alla volta (al massimo 4, se ritenute un nucleo familiare) o a gruppi organizzati che non possono superare il limite di 10-12 turisti. Con anche l’obbligo per le Guide Turistiche di conservare elenco e dati dei partecipanti anche per 14 giorni, con evidenti problemi di privacy. Questo accade in alcune Regioni, mentre in altre non viene attuata nessuna norma del genere. Inoltre in una galassia di mostre saltate, eventi annullati e musei chiusi che non dichiarano nemmeno il giorno di riapertura, risulta impossibile programmare qualsiasi attività, nemmeno da pensare a un viaggio culturale con l’Italia come meta”.

“In certi casi siamo alla follia: a Castel del Monte si vieta di esercitare alle Guide Turistiche, a Villa Borghese a Roma sono proibite le visite guidate mentre al Quirinale si fa largo abuso del volontariato. Già il 28 gennaio, in questa stessa commissione, noi della ANGT avevamo evidenziato un altro grave problema, quello degli assistenti museali (in pratica i custodi) che effettuano sempre più visite guidate giornaliere, sostituendosi di fatto alle Guide Turistiche abilitate. Non solo esercitano una professione non di loro competenza, ma – continua Persano – contravvengono all’obbligo di vigilanza sul posto di lavoro, nel rispetto ora anche delle necessarie misure di sicurezza”.

“Infine i Free Tours, gestiti da abusivi, non hanno smesso un giorno di lavorare senza curarsi del Covid e delle norme più elementari di sicurezza. Si tratta, come è noto, di persone senza alcun titolo o referenza che portano in giro i turisti in varie città italiane chiedendo loro una offerta libera, al termine del servizio, qualora si ritengano soddisfatti. Un vero scandalo, sotto gli occhi di tutti”, le conclusioni di Adina Persano.