Alto Adige: sei itinerari sulle vie del vino
Patrimonio culturale dell’Alto Adige, il vino con i suoi vigneti è parte integrante dell’agricoltura e del paesaggio. Una storia antica, quella della viticoltura altoatesina, che è possibile ammirare e assaporare percorrendo i numerosi itinerari tra i vigneti che emanano un fascino del tutto particolare.
Tra gli itinerari più noti c’è senza dubbio il sentiero del Gewürztraminer che prende il nome dall’omonimo vino bianco dall’aroma intenso e fruttato. Un percorso di 3,5 km e della durata di circa 1 ora che conduce tra i vigneti di Termeno, dapprima all’interno di un bosco e subito dopo nei meandri di Ronchi, frazione ricca di viti. Lungo l’itinerario tra vitigni secolari è possibile non solo ammirare da lontano le Dolomiti, ma anche visitare Termeno, in tedesco Tramin, luogo di nascita del Gewürztraminer, e poco più a sud il Lago di Caldaro.
Rimanendo nella zona a sud di Bolzano, il nuovo sentiero enodidattico e culturale dedicato al Pinot Nero che si snoda lungo i confini del Parco Naturale del Monte Corno. Partendo dai paesi di Ora, Montagna ed Egna si percorrono i pendii di Pinot Nero di Mazzon e Gleno, famosi in tutta l’Italia. L’itinerario, praticabile tutto l’anno e adatto alle famiglie, offre diverse attrazioni culturali e storiche.
Spostandosi a nord verso Bressanone, ci si dirige nella meravigliosa Valle Isarco, nota per l’antica tradizione vitivinicola e per le coltivazioni di mele. È proprio qui infatti che nascono alcuni dei vini bianchi più pregiati e dove vengono coltivate alcune varietà delle succose mele altoatesine. Per immergersi in questi profumi si può percorrere il sentiero circolare del vino e delle mele. Un tour di 6 ore di cammino tra meleti e lunghe distese di vigneti che parte dalle viti di Costa d’Elvas, passa presso l’Abbazia Agostiniana di Novacella, dove la tradizione del vino è di casa dal 1142, per raggiungere l’altopiano delle mele Naz-Sciaves. Rientrando verso Bressanone è possibile percorrere il sentiero “Archeo” che porta fino a Stufles, il quartiere più antico risalente all’epoca romana.
Rimanendo in Valle Isarco, si può scegliere anche il sentiero escursionistico del vino di Chiusa che permette non solo di sorseggiare l’eccellente vino prodotto da queste parti, ma anche di visitare uno dei borghi medievali tra i più suggestivi del territorio. È proprio poco sopra Chiusa infatti che si estende l’itinerario di circa 2 ore lungo i ripidi pendii della frazione di Coste (Leitach), la zona vinicola più importante della zona. Lungo il percorso è possibile scoprire la storia della viticoltura altoatesina, oltre alle diverse tipologie di vini prodotti a Chiusa.
Spostandoci verso Merano e i suoi dintorni, tra le zone vitivinicole più note si segnalano Lana, Cermes, Marlengo e i pendii di Merano stessa per il loro stretto legame con il mondo del vino. Per esplorare quest’area si può percorrere il sentiero del vino a Tirolo, un itinerario enologico che passa poco sopra Merano e che permette di ammirare da vicino la viticoltura locale. Da queste parti, attraversando i vigneti si possono ammirare i castelli circostanti e si può approfondire la storia e la produzione di celebri vini come la Schiava, vino autoctono altoatesino dall’aroma fruttato e dal gusto leggero.
In direzione Val Venosta, caratterizzata da un clima più aspro e poco piovoso che favorisce la produzione di vini come il Pinot Nero e il Riesling, imperdibile è la Via Vinum Venostis. Un sentiero enologico, della durata di circa 2 ore, che segue gli antichi canali di irrigazione (Waalwege ovvero le rogge) e che permette di fermarsi in masi e cantine degustando la produzione della zona.
Tra degustazioni e sapori locali, l’Alto Adige organizza anche esperienze pensate non solo per chi si avvicina per la prima volta al mondo del vino, ma anche per gli appassionati.
Tra queste, il programma WineSafari che prevede un’intera giornata dedicata al buon cibo e al vino locale. Osti ed esperti del luogo disegnano un vero e proprio viaggio alla scoperta delle tradizioni vitivinicole della Strada del Vino. Nell’arco della giornata è possibile sorseggiare alcuni dei vini autoctoni e visitare cantine storiche e ripercorrere le tracce dell’uva altoatesina.