Albatravel, AB2 e la lounge delle agenzie a Roma. Fabris: “Con noi per guadagnare di più e meglio”

AB2 arriverà nella prima metà del 2020: è il nuovo sistema di Albatravel, la prima storica piattaforma B2B italiana, saldamente governata dai suoi soci fondatori. «Sarà uno strumento assolutamente performante» promette Aldo Fabris, il presidente, dalla sua scrivania nei grandi uffici di Palazzo Brancaccio, il quartier generale romano.

Dove proprio domani si inaugura la terza Casa Albatravel, dopo quelle di Napoli e Messna, punto di appoggio in città per agenzie e fornitori di passaggio, con wifi e altri servizi, affidata anche questa alla gestione di Roberto Pagnotta, direttore vendite per Lazio, Campania e Sicilia (nella foto sopra insieme al presidente Fabris).

Come sarà AB2?

“Con AB2 – continua Fabris – le agenzie potranno lavorare meglio e guadagnare di più. È il massimo della tecnologia e della business intelligence, veloce, flessibile e totalmente affidabile. Albatravel è stata la prima piattaforma B2B in Italia, siamo rimasti i pionieri di allora.

Con il nuovo sistema arriverà anche  prodotto?

«Subito i nuovi pacchetti ‘Destinazione…’. Completi di volo, ricettività e altri servizi a terra. Stiamo prendendo accordi con i vettori, avremo tour in italiano selezionati con i corrispondenti, un vero prodotto da catalogo ma di alta flessibilità e a un prezzo molto competitivo. Cominciamo con Destinazione Usa, poi subito Dubai. È un’evoluzione dei nostri ‘Itinerari nel mondo’ che dopo lungo rodaggio quest’anno vendono il 186% in più. C’era una domanda inespressa, abbiamo aggiunto molto prodotto ed è venuta fuori con forza”.

“Destinazione…” sarà un prodotto assistito?

«Certamente, in questo caso siamo a disposizione H24, come vuole la nostra vocazione di forte vicinanza alle agenzie. Oltre al fatto che per ogni ‘Destinazione…’ Albatravel diventa un vero magazine di viaggio, con informazioni approfondite su visti, valuta, clima, eventi e quant’altro.

Un altro step evolutivo nella storia di Albatravel?

«Certamente. Siamo nati a supporto dei Cori Hotel, gli hotel di Enzo Cori nel cuore di Venezia. Era il padre di Davide Cori, che è entrato in azienda nel 1991. Ci lega una sintonia fortissima, che fa prevalere sempre l’interesse della società. Nel 1996 il primo grande salto di qualità grazie all’incontro con David Babai, il nostro amico inglese che aveva creato la piattaforma di Gulliver Travel, rivoluzionando un mondo che prenotava gli hotel ancora al telefono.

Ma era pronto il mercato nel 1996?

«No, affatto. Eravamo troppo avanti. Fino al 1998 abbiamo dovuto dare alle agenzie il tempo di attrezzarsi per lavorare con noi. E nel 1998 Albatravel.com non aveva alcun competitor B2B in Italia, siamo rimasti soli almeno fino al 2002».

Vi siete affermati in fretta, cosa ha fatto la differenza?

«Negli anni agli hotel abbiamo aggiunto voli e treni, i transfer, escursioni, giri di città, i biglietti per le attività. E molte ancillary stanno ancora entrando. L’obiettivo è sempre stato di offrire alle agenzie tutti i servizi per creare un pacchetto completo, alla massima flessibilità. Quotati al netto per assicurare loro il miglior margine possibile. Ma hanno fatto la differenza anche i nostri otto uffici a Genova, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Messina, Lecce e Napoli. Per lavorare con noi le agenzie non hanno mai dovuto parlare con qualcuno all’estero.

Sfide a breve e medio termine?

«Non si tratta di sfide. Piuttosto siamo stupefatti che lo Stato italiano non ci consenta di competere alle stesse condizioni delle piattaforme straniere. Anche se circa 300 famiglie dipendono dal nostro lavoro. Anche se facciamo soldi in Italia e paghiamo le tasse qui, anche il 22% di Iva sui margini, e rispettiamo tutte le norme italiane. Questo ci penalizza tantissimo, i nostri competitor stranieri hanno almeno 2 punti percentuali di vantaggio nei prezzi. Non può continuare così.

Il nuovo sistema è l’ultimo step di un importante rinnovamento, cos’altro è cambiato?

«Con la ristrutturazione societaria di due anni fa io e Davide Cori siamo rimasti unici azionisti e WHL, storico contractor di Albatravel, è diventata la capofila del gruppo, unico interlocutore per clienti e fornitori. Nel contempo sono entrate figure di alto profilo che hanno rinnovato la squadra, abbiamo riorganizzato tutti i reparti accogliendo competenze specifiche in amministrazione e nella tecnologia. Il sistema aveva bisogno di upgrading anche per il peso dei nuovi prodotti, con i mini-siti per le crociere e la collaborazione di Top Cruises di Federico Costa ora abbiamo sette compagnie di mare e tre fluviali che vanno sempre meglio. E poi Diseneyland, i pacchetti dinamici, servivano strumenti più performanti e innovativi.

il vostro è un mestiere sfidante, rimane un bel mestiere?

«Si, mi entusiasma la fiducia che ci hanno sempre dimostrato le agenzie di viaggi, forse per la serietà e la professionalità che abbiamo di cui abbiamo dato prova in questi 30 anni. Loro non ci hanno mai abbandonato, e noi ci siamo per loro, sempre e solo B2B».

Marina Firrao