AGTA: 2020 nero per le guide turistiche

AGTA (Associazione Guide Turistiche Abilitate) si unisce alle maggiori associazioni di categoria del comparto turismo nel lanciare l’allarme per le ripercussioni che l’emergenza Coronavirus sta provocando. E richiama l’attenzione sul danno economico che anche le guide, come tutti gli altri componenti della filiera del turismo, stanno registrando.

La presidente nazionale di AGTA, Isabella Ruggiero, dichiara: “Le guide, essendo l’anello finale della catena, risentono a cascata delle perdite di tutte le altre categorie: hotel, trasporti, agenzie, piattaforme web.  Per esempio, le guide che sono specializzate nelle visite didattiche alle scuole si sono viste cancellare tutti i prossimi servizi. Nel loro  caso si tratta di una perdita totale del 100% del lavoro dell’intera stagione primaverile. Il settore congressi e eventi è nel caos: da lì una serie totale di disdette”.

“Il segmento dei tour per turisti stranieri – continua Ruggiero – la cui alta stagione parte da Pasqua e che quindi si sperava tenesse, contando sul superamento dell’emergenza entro un mese, ha anch’esso registrato gravi segnali di allarme. Gli stranieri, infatti, stanno cancellando sia i servizi a breve scadenza sia quelli del periodo estivo, per due motivi: per ora, oltre al timore di essere contagiati, hanno anche paura di essere bloccati al rientro nel loro paese e di subire la quarantena: “We could theoretically still come but I would have to be on a 14 day quarantine when I get back which won’t work with my business/travel schedule”, questa è una delle frasi che si leggono nelle mail di cancellazione.  Invece, per quanto riguarda l’alta stagione, a causa delle notizie allarmistiche e degli scenari da apocalisse dipinti dai media, per quest’anno gli stranieri stanno decidendo di cambiare la meta delle loro vacanze, per viaggiare verso un paese più tranquillo.”

“Tutto ciò è drammatico in quanto le guide sono lavoratori autonomi a Partita IVA, non dipendenti, quindi privi di ammortizzatori sociali. Di tutte le cancellazioni non riceveranno nessun rimborso. Ogni giornata che una guida rimane a casa è una giornata senza introiti. Coloro a cui sono stati cancellati i tour  non percepiranno alcun reddito, oltretutto dopo la bassa stagione in cui gran parte delle guide non ha lavorato per niente, visto che la professione è fortemente stagionale”, continua ancora Isabella Ruggiero.

“Negli ultimi anni – conclude la presidente di AGTA – l’Italia aveva visto crescere il turismo anche grazie alla sua fama di luogo sicuro dal punto di vista del terrorismo (sappiamo che i conflitti e i rischi maggiori in altre nazioni hanno influito nella scelta della penisola da parte di tante persone). Un eccellente lavoro di anni delle Forze dell’Ordine, che erano riuscite a fare dell’Italia un paese più sicuro degli altri agli occhi del mondo, è stato cancellato dai politici e dai media in una sola settimana. Un danno di cui solo alcuni hanno percepito l’entità. Perché non sarà facile né immediato fare in modo che il resto del mondo torni a credere nella sicurezza del nostro paese, allo stato attuale trattato come un luogo di appestati. Ora che parecchi si sono resi conto che la situazione è sfuggita di mano, probabilmente si comincerà a minimizzare il problema, ma ormai il danno è stato fatto. Occorre da subito una strategia di comunicazione seria ed efficace per ricostruire l’immagine dell’Italia e riportarla ai vertici del turismo internazionale”.