A Brescia in un triennio sono triplicati i turisti da Polonia e Repubblica Ceca

Un ulteriore tassello dell’ampio progetto di promo-commercializzazione dell’offerta turistico-ricettiva del territorio, si aggiunge al lavoro di Visit Brescia, la Destination Management Organization bresciana, che prosegue con due nuove tappe europee il costante lavoro di promo-commercializzazione turistica del territorio nei confronti del pubblico e dei mercati esteri.

Da Martedì 26 a Giovedì 28 Novembre la delegazione guidata da Visit Brescia, capofila di una cordata composta da 14 seller bresciani (enti, consorzi, catene alberghiere, società di navigazione e noleggio, strutture ricettive e DMC), volerà a Praga e a Varsavia per incontrare, in due appuntamenti distinti, i rappresentanti di una trentina di tour operator, agenzie viaggi e buyers cechi e polacchi, unitamente ad alcuni giornalisti di settore.

Ad accompagnarli nella missione estera saranno Andrea Mattia Maggioni, vice Presidente di Visit Brescia, Graziano Pennacchio – AD Visit Brescia, Tiziana Porteri – Consigliera di Visit Brescia, oltre a Manuel Gabriele, direttore della DMO che coordina la partecipazione dei bresciani.

Oltre al workshop B2B finalizzato a stabilire partnership e relazioni dirette tra buyer e seller, per i bresciani è prevista una postazione personalizzata per accogliere i rappresentanti della domanda, dare risposte specifiche ad agenzie e tour operator indirizzando l’interesse turistico del pubblico ceco e polacco. La delegazione bresciana è rappresentativa dei target turistici presenti sul territorio: laghi, cultura, attività outdoor, sport, enogastronomia, città d’arte, termale e relax.

VISIT BRESCIA: perché INVESTIRE NELL’EST EUROPA

Guardando ai mercati esteri, tra gli obiettivi fissati da Visit Brescia per il 2024 c’è l’ampliamento del raggio di intervento sull’Europa, potenziando così progettualità di marketing e percorsi strategici di destagionalizzazione già avviati. Le proposte puntano a fidelizzare la clientela, in questo caso del mercato ceco e polacco, incentivando il numero di arrivi e presenze sfruttando anche i collegamenti diretti tra le due capitali e gli aeroporti dell’area milanese, in particolare Bergamo Orio al Serio.

La Polonia, nel 2023 tra i primi 5 paesi per arrivi e presenza sul territorio bresciano, da alcuni anni è al centro di una fase di forte sviluppo che la proietta tra i più promettenti Paesi europei su quali investire. Nel 2018 ha raggiunto la più alta crescita economica dal 2007 con un tasso del 5,1%. Il Paese ha

quintuplicato il PIL negli ultimi 25 anni e anche nel periodo di recessione, mentre gli altri Paesi europei erano in crisi, il prodotto interno lordo polacco ha continuato a crescere. Il dato eclatante nel confronto degli ultimi 30 anni è il tasso medio reale di crescita: dal 1992 al 2022 la Polonia mostra +4,1% medio annuo, ben al di sopra, ad esempio, del +2,3% medio annuo dell’Ungheria. Oggi, secondo il FMI, la Polonia è la 24° economia al mondo considerando il PIL nominale e la 22° considerando il PIL a parità di potere di acquisto. Dal punto di vista dei potenziali turisti da essa provenienti, il mercato polacco è popolato da oltre 38 milioni di abitanti e caratterizzato da consumatori giovani con un’età media intorno ai 35 anni. Il trend al rialzo dei salari reali e la formazione di una consistente classe media che dispone di un sempre maggiore potere d’acquisto rendono la Polonia, secondo un rapporto dell’UNCTAD, l’economia più attrattiva di tutta l’Europa dell’Est. Dal punto di vista delle infrastrutture la Polonia presenta un ottimo sistema di collegamento interno sia autostradale che ferroviario e possiede numerosi aeroporti dislocati sul territorio che consentono collegamenti capillari con tutta l’Europa.

Nel contempo, nonostante la Repubblica Ceca si stia riprendendo da anni di alta inflazione, l’appeal esercitato dalla provincia bresciana sui turisti da essa provenienti segna una costante crescita. Un trend che potrebbe confermarsi anche per i prossimi anni, grazie alla strategia economica presentata dal nuovo ministro dell’Industria e del Commercio Lukáš Vlček che promette portare l’economia ceca tra le prime 10 dell’UE in termini di PIL pro capite entro il 2040.