“Il caos non aiuta. La confusione che regna sulle date di riapertura e soprattutto sugli orari, con un coprifuoco inspiegabilmente mantenuto alle 22, sta creando una percezione internazionale di insicurezza nei confronti del nostro Paese. Un’incertezza che crea danni incalcolabili ad un settore, il turismo, che invece dovrebbe essere il fiore all’occhiello d’Italia, il biglietto da visita per attrarre visitatori da tutto il mondo. E invece, con le misure approvate dal Governo, li stiamo spingendo altrove”.
Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, interviene in merito al nuovo DL varato dal Governo, in vigore sino al 31 luglio.
“Altre destinazioni come Grecia e Spagna esultano davanti a queste scelte scellerate. Difficile parlare di turismo, difficile pensare ad un rilancio con queste misure, difficile immaginarsi un’estate fatta di divieti – continua Lara Magoni -. Un’incertezza che sta minando l’appeal del nostro Paese e che sta mettendo a serio rischio anche l’organizzazione di grandi eventi, come il Salone del Mobile. Questo è il momento delle decisioni e non possiamo permetterci tentennamenti. Milioni di imprenditori, aziende e famiglie stanno pagando un conto salatissimo alla crisi economica e hanno bisogno di risposte concrete. Dal turismo alla moda, sino al design e al fashion, la richiesta è univoca: basta perdere tempo”.
“Il rischio reale è che la destinazione Italia diventi secondaria rispetto ad altre località per le vacanze estive. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il turismo è considerato marginale rispetto ad altri temi. Un grosso errore, a mio avviso, visto che prima della pandemia il settore valeva il 13% del Pil e con politiche oculate e condivise potrebbe tornare ad essere un settore strategico per l’economia locale e nazionale. Mi aspetto più coraggio da parte del Governo, con misure concrete a sostegno della filiera”.
“Dagli annunci si passi ai fatti. A cominciare dal green pass: una recente indagine di Coldiretti rivela che la misura potrebbe salvare l’estate degli stranieri in vacanza in Italia che vale 11,2 miliardi per il sistema turistico nazionale in spese per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Il rischio, assolutamente da scongiurare, è che anche gli italiani scelgano, per le loro vacanze, mete straniere. Più coraggio, meno confusione ma soprattutto chiedo fortemente che vengano divulgate notizie positive, per non creare ulteriori allarmismi che mettono a repentaglio tutto l’impegno per rilanciare le destinazioni”, conclude l’assessore regionale.