Il Salvator Mundi, capolavoro di Leonardo da Vinci sarà presentato al pubblico al Louvre di Abu Dhabi il 18 settembre 2018. Acquisito dal Dipartimento Cultura e Turismo di Abu Dhabi nel 2017, il Salvator Mundi è uno dei meno noti dei 20 dipinti superstiti del maestro del Rinascimento italiano, uno dei più grandi e famosi artisti della storia, e l’ultimo ad entrare nella collezione di una istituzione culturale.
SE Mohamed Khalifa Al Mubarak, Chairman del Dipartimento Cultura e Turismo di Abu Dhabi, ha dichiarato: “Il Salvator Mundi incarna la natura inclusiva del Louvre Abu Dhabi e la missione di Abu Dhabi di promuovere un messaggio di tolleranza e apertura. È un’opportunità per i visitatori di farsi coinvolgere da un’opera rara e iconica di grande significato culturale presso il Louvre Abu Dhabi. Rimasto per così tanto tempo in mani private, il capolavoro di Leonardo Da Vinci è ora il nostro dono per il mondo. Appartiene a tutti noi, che avremo l’opportunità di testimoniare la maestria di uno degli artisti più significativi della storia. Le sue innovative rotture dagli standard artistici del suo tempo hanno guidato generazioni di pittori. È uno degli artisti più influenti della storia, che ha lasciato un’eredità significativa non solo nel campo dell’arte ma anche in quello della scienza. Oggi, nessun nome sembra incarnare l’età rinascimentale più di quello di Leonardo da Vinci”.
“Il suo Salvator Mundi rappresenta un capitolo importante nella storia dell’arte e offre una visione a tutto tondo della sua produzione artistica. Svolgerà un ruolo significativo nella narrativa curatoriale del Louvre Abu Dhabi, rappresentando un momento critico di cambiamento storico che illumina l’evoluzione sociale di quel tempo”
Quale sommo simbolo del Rinascimento, la curiosità apparentemente infinita di da Vinci era eguagliata solo dal suo potere di invenzione. Il suo genio risiede nella sua capacità di connettere scienza e anatomia, geologia, matematica, ingegneria, architettura, teatro, ottica e molte altre discipline.
Risalente al 1500 circa, il Salvator Mundi è un dipinto a olio su tavola, eseguito su un pannello di noce, raffigurante una figura a mezzo busto di Cristo come Salvatore del Mondo, rivolta verso lo spettatore, e vestita con una morbida tonaca azzurra e cremisi. La figura tiene un globo di cristallo nella sua mano sinistra mentre solleva la sua mano destra in segno di benedizione. Si ritiene che l’opera sia coeva a La Belle Ferronnière e alla Gioconda.
Così SE Saif Saeed Ghobash, Sottosegretario del Dipartimento di Cultura and Turismo di Abu Dhabi: “A più di 500 anni, il Salvator Mundi conserva ancora una presenza notevole e il persistente senso di mistero che caratterizza le opere migliori di Leonardo. Come uno dei più grandi pittori, filosofi e pensatori della storia, da Vinci ha lasciato il segno su molte delle discipline che hanno plasmato il mondo moderno. È rimasto un’eccezionale icona culturale e come tale, il suo lavoro ha un ruolo importante da svolgere nella narrativa universale del Louvre Abu Dhabi, che racchiude la storia dell’umanità. Con il Salvator Mundi in mostra, potremo onorare l’eredità influente del genio creativo di da Vinci, condividere questa straordinaria opera d’arte con il mondo e ispirare una nuova generazione di leader culturali e pensatori creativi”.
La riscoperta del Salvator Mundi è uno dei ritrovamenti artistici più significativi della storia recente, dai tempi della scoperta di un dipinto di Leonardo da Vinci nel 1909, quando la Madonna Benois, ora all’Ermitage di San Pietroburgo, fu attribuita all’artista. La presentazione dell’opera prima della vendita da parte di Christie’s New York ha suscitato interesse in tutto il mondo. Durante il tour del dipinto ad Hong Kong, Londra, San Francisco e New York, oltre 27.000 persone hanno visto il capolavoro, stabilendo un record per il numero più alto di spettatori prevendita per un’opera d’arte individuale, secondo Christie’s.
Dipinto più di 500 anni fa (1490 circa – 1515), il Salvator Mundi potrebbe essere stato realizzato per la famiglia reale francese prima di essere portato in Inghilterra dalla regina Henrietta Maria quando sposò Carlo I. Il lavoro era nella collezione di re Carlo I (1600-1649), dove è registrato nell’inventario della collezione reale. Ritenuto distrutto, il Salvator Mundi è stato riscoperto nel 2007, quando il restauro è stato intrapreso da Dianne Dwyer Modestini, ricercatore senior e conservatore del programma Kress in Paintings Conservation presso il Conservation Center dell’Institute of Fine Arts, New York University. Da quando la fase iniziale di restauro è stata completata nel 2007, il dipinto è stato studiato dalle principali autorità scientifiche competenti sull’opera di Leonardo da Vinci, che hanno attribuito inequivocabilmente il dipinto al più importante pittore del Rinascimento e a una delle figure più significative nella storia dell’arte.
Dopo la presentazione al Louvre di Abu Dhabi a settembre, il Salvator Mundi sarà in prestito al Musée du Louvre di Parigi, dove farà parte della mostra di Leonardo da Vinci che si svolgerà dal 24 ottobre 2019 al 24 febbraio 2020. Il Salvator Mundi dovrebbe tornare nella capitale degli Emirati Arabi Uniti dopo l’esposizione e sarà di nuovo in mostra al Louvre Abu Dhabi.