Il ministro del Turismo Egiziano Hisham Zaazou torna a mettere l’accento sul suo Paese, dall’appeal a 360 gradi. “L’Egitto non è solo Mar Rosso, ma custodisce antichi tesori che, anche grazie all’Italia, stiamo riportando alla luce. Un patrimonio culturale che contribuisce alla conoscenza della storia egiziana ed al dialogo tra i popoli”, ha dichiarato all’Ansa a margine della conferenza ‘Italia-Egitto: pionieri dell’archeologia’ sulle ricerche italiane nel campo dell’egittologia dal 1828 a oggi. “Oggi gli italiani sono al quarto posto dopo i turisti russi, tedeschi e britannici. Ma io guardo con nostalgia al 2009, quando dall’Italia arrivarono oltre un milione di visitatori. Spero che il 2015 possa essere l’ anno del grande ritorno degli italiani nel nostro Paese”. E sul piano della sicurezza e della stabilità dell’ Egitto, Zaazou ha precisato che “la situazione è molto cambiata. Un anno fa ogni settimana c’erano manifestazioni che sfociavano in violenze. Oggi i turisti possono passeggiare e godere delle bellezze del Cairo e di altri luoghi di interesse. Esiste certo qualche episodio di violenza, ma – ha assicurato – resta isolato e non interessa i luoghi turistici”. Anche l’ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari, ha ricordato che l’egittologia “al di là del valore scientifico, è un traino per lo sviluppo del territorio e del turismo culturale in questo Paese”. Massari ha inoltre annunciato che a novembre, in occasione del 110esimo anniversario della scoperta, la tomba della Grande Sposa Reale sarà riaperta con un evento realizzato da una collaborazione tra il ministero del Turismo egiziano, l’ambasciata italiana e l’Istituto italiano di cultura del Cairo.