Le compagnie aeree low cost: no ad aumenti tasse addizionali ai passeggeri

“Esprimiamo stupore e disappunto per il testo della legge di bilancio trasmesso alle
camere che aprirebbe la strada ad ulteriori incrementi della tassa addizionale comunale
applicabile ai passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani”, così Alessandro Fonti,
presidente di AICALF, l’associazione italiana delle compagnie aeree low cost.
“L’art. 80 del testo in questione consentirebbe infatti ad alcuni comuni capoluogo di città
metropolitana di aumentare l’addizionale comunale fino a ulteriori 3 euro per passeggero.
Le recenti interlocuzioni con i rappresentanti delle istituzioni e le dichiarazioni di
autorevoli esponenti di questo governo in merito ai prezzi dei voli ci avevano fatto sperare
in provvedimenti in un senso diametralmente opposto, ovvero che questa tassa potesse
essere, se non cancellata del tutto, almeno rivista al ribasso”, continua la nota.
“Ricordiamo che le addizionali d’imbarco sono oneri imposti ai passeggeri, che vengono
raccolti dalle compagnie aeree trasferendo gli importisulle tariffe al consumatore. L’Italia
è già uno dei paesi con la tassazione più elevata sui biglietti aerei e con questa manovra
si aumenterebbe il costo del biglietto per i passeggeri – in netta opposizione con
l’obiettivo dichiarato recentemente dal Governo che dichiara di voler intervenire per
ridurre i prezzi dei voli.
“Pensare di ripianare i disavanzi di alcuni comuni aumentando le tasse sui passeggeri é
un errore e sarebbe controproducente. Il trasporto aereo è un volano dell’economia dei
territori e del turismo e insistiamo quindi affinché il governo intervenga invece per
eliminare o almeno ridurre questa tassa, che deprime lo sviluppo della domanda di
trasporto aereo e danneggia la competitività degli aeroporti e delle destinazioni turistiche
italiane rispetto alle altre mete europee.