È la Turchia la sorpresa dell’estate di Mapo Travel. Il tour operator pugliese segnala numeri importanti per la destinazione mediorientale che negli ultimi mesi ha registrato un vero e proprio boom di richieste.
“Abbiamo vissuto un’estate dai due volti dove la voglia di viaggiare degli italiani si è scontrata, da agosto in poi, con l’aumento delle bollette energetiche e le enormi difficoltà di famiglie e imprese, come ad esempio le strutture ricettive, a far fronte ai rincari. In questo scenario di difficoltà, soprattutto per le vendite last minute, è emersa con forza la destinazione Turchia”, spiega Barbara Marangi, general manager di Mapo Travel.
Il tour operatore pugliese traccia un bilancio dell’intero 2022 con un fatturato in crescita anche rispetto al 2019, l’ultimo prima della pandemia.
“Contiamo di chiudere l’anno con un +25% sul 2019, un buon incremento – continua la general manager – che ripaga il tanto lavoro e i tanti sacrifici fatti in questi due anni di profonda crisi per il settore. Un risultato ottenuto soprattutto grazie ad una buona programmazione e al nostro ‘Prenota prima’. E anche per l’autunno e per la stagione invernale registriamo buoni risultati, sia in Italia con le nostre proposte benessere ed esperienziali, sia all’estero con la Turchia, le Capitali europee e gli ultimi ingressi Cipro e Sharm”.
Mapo Travel non si ferma qui e ha già in cantiere numerose novità che saranno presentate al TTG di Rimini. Tra queste il potenziamento dell’offerta sull’Egitto che andrà ad arricchire ulteriormente il ventaglio di destinazioni proposte dal to pugliese.
“Sharm el Sheikh è una meta molto apprezzata dai clienti Mapo. Con il nostro team abbiamo inoltre scelto accuratamente le strutture e arricchito i pacchetti Mapo di esperienze di qualità e attività sul territorio, per una vacanza sempre più personalizzata e tarata sulle esigenze dei viaggiatori. Siamo pronti adesso per lanciare l’Egitto classico con Il Cairo e le crociere sul Nilo in abbinamento con il mare. Una combinazione che incanterà tutti”, conclude Barbara Marangi.