Da sempre terra di mescolanze culturali ed etniche, la Malesia si è rivelata anche per il 2018 una meta apprezzata dagli italiani: i dati aggiornati fino a settembre rivelano 42.084 arrivi dall’Italia, con un incremento del 18,9% sullo stesso periodo 2017.
Un ottimo risultato ottenuto grazie soprattutto agli sforzi dei tour operator e delle compagnie aeree. In attesa dei dati complessivi, l’obiettivo dei 50.000 arrivi per il 2018 sembra molto reale.
Gli italiani che visitano la Malesia sono davvero diversi, da appassionati di cultura ai subacquei, agli sposi in luna di miele, agli avventurosi ma soprattutto agli amanti della spiaggia. Negli ultimi due anni si è registrato anche un aumento di famiglie con bambini, perché la fauna è un libro a cielo aperto, ma anche perché è una destinazione sicura. Gli sposi in luna di miele sono ancora la parte più consistente dei nostri arrivi, stimati nel 65% del totale, con un elevato potere di spesa. La tendenza più notevole è che agli italiani piace combinare 2 o più destinazioni dell’Estremo Oriente, e spesso la Malesia si combina con altri paesi vicini.
Un’altra tendenza interessante è che gli italiani acquistano le loro vacanze in Malesia da un’agenzia di viaggi. Ma il 2018 è stato un anno importante anche per la nomina del nuovo Direttore Generale, infatti il 3 Dicembre 2018, il Ministro del Turismo, delle Arti e della Cultura, Datuk Mohamaddin bin Ketapi ha nominato Datuk Musa bin Yusof come Direttore Generale del Malaysia Tourism Promotion Board, succedendo a Datuk Seri Mirza Mohammad Taiyab.
E con queste buone prospettive, il 2019 si apre sotto al migliore degli auspici e soprattutto con una delle celebrazioni più coinvolgenti: il capodanno cinese, che segna l’inizio del calendario lunare. La Jonker Street di Malacca si illumina di lanterne rosse e decorazioni luminose. Il carnevale del Chinese New Year è iniziato già dai primi di Gennaio con una grande cerimonia di apertura e proseguirà per un mese fino al quindicesimo giorno del primo mese lunare, in un susseguirsi di spettacoli culturali, mostre, exploit gastronomici, biscotti della fortuna, prelibatezze, tradizioni musicali cinesi e molti eventi musicali, per culminare con la danza dei leoni e gli spettacoli di danza del drago durante il Chap Goh Mei.
In Malesia l’entusiasmo è alle stelle: le lanterne illuminano le case e le strade mentre le giovani donne nubili sono intente a lanciare mandarini in mare con la speranza di trovare presto un bravo marito, dall’altra parte invece gli uomini, in barca, remano alla ricerca dei frutti gettati in acqua. Una volta passato il Chap Goh Mei, la vita di tutti i giorni riprende con la speranza che quello appena iniziato sia un anno di grande prosperità.
Il clima di festa in Malesia in questi giorni è un po’ ovunque e chi vuol programmare un viaggio nella terra di Sandokan il consiglio è quello di non lasciarsi sfuggire Kuala Lumpur, città che sa viziare i suoi turisti con strutture di lusso, le ultime in ordine di apertura: il Four Season Hotel KL, W Hotel KL, e il Banyan Tree Hotel KL.
Lusso che si affianca a quello già rinomato del The Banjaran Hot Spring Resort nella regione del Perak, incastonato in grotte calcaree e acque sulfuree, il The Datai, Langkawi che invece si mimetizza nella foresta pluviale tropicale con affaccio sul mare delle Andamane, e naturalmente il Pangkor Laut Resort nella regione Perak: un resort che ricopre tutta l’isola.
Un altro dei posti migliori dove godere l’atmosfera del Capodanno cinese è l’Isola di Penang, in particolare il Tempio Kek Lok Si, magari di notte quando centinaia di lanterne colorate donano all’intera area un’atmosfera suggestiva, unica.
Una nuova attrazione per il mercato italiano è la Desaru Coast, che si sviluppa sulla sponda del mare in un complesso di divertimenti con tre alberghi prestigiosi: Hard Rock Hotel, Anantara Hotel e il Westin, oltre che a due campi da golf di standard internazionale.
Nel Sabah invece si aprono ai turisti le nuove isole del The Tun Sakaran Marine Park: isole da nomi esotici come Bohey Dulang, Sibuan, Sabangkat, Salakan, dove la sabbia è soffice e chiara, le acque limpidissime e tiepide.