Alla mezzanotte di ieri (le sei in Italia) è iniziato lo shutdown, la paralisi parziale per mancanza di fondi di alcuni servizi del governo federale visto che democratici e repubblicani non hanno trovato un accordo sulla Legge Finanziaria. Sono diversi i settori colpiti dalla chiusura: dalle agenzie federali all’esercito, fino ai parchi. E non saranno risparmiati neppure gli aeroporti degli Stati Uniti. La Transportation Security Administation (Tsa), l’agenzia che controlla il traffico aereo americano, ha annunciato che da oggi ci potrebbero essere alcuni ritardi: non ci saranno problemi per la sicurezza e per ora a essere congedati saranno gli impiegati non necessari. Anche i controllori federali del traffico aereo per ora continueranno a restare attivi. Ma i problemi per chi intende viaggiare verso gli Stati Uniti non finiscono qui. Sono previsti ritardi nelle pratiche per il rilascio dei visti, anche se il dipartimento di Stato ha comunicato che continuerà a lavorare visto che ha fondi in più rispetto a quelli che dovevano essere stanziati dalla Legge Finanziaria. Durante gli ultimi due shutdown, nel 1995 e nel 1996, ogni giorno tra le 20.000 e le 30.000 richieste di visto non sono state portate a compimento.