Uno straordinario settembre salva la stagione della Liguria

Un settembre eccezionale, come in Liguria non si vedeva da un centinaio di anni, ha salvato la stagione già compromessa dal cattivo tempo di luglio, di alberghi e stabilimenti balneari, anche se tra questi ultimi non tutti sono riusciti ad allungare il periodo di apertura. “Un settembre buono ben oltre le previsioni – dichiara Riccardo Borgo, presidente nazionale del Sib – Ascom (Sindacato italiano balneari) – Per tutto il mese abbiamo avuto sole, caldo, tramontanetta al mattino e ponentino al pomeriggio, le condizioni ottimali per avere un mare pulito. Purtroppo non tutti i bagni sono riusciti a rimandare la chiusura per approfittare di questo straordinario settembre. C’è chi ha avuto problemi a trattenere i dipendenti che, essendo lavoratori stagionali, programmano altri impegni dopo la stagione balneare – aggiunge Borghi – Anche il fatto che la Regione quest’anno abbia anticipato di una settimana l’apertura delle scuole aveva indotto molti a non prevedere di restare in esercizio tutto il mese. Ma, tutto sommato, credo che dei circa 1.300 stabilimenti liguri almeno il 60-70% sia riuscito ad allungare la stagione o avesse già programmato una chiusura tardiva; forse non tutti quelli che hanno tenuto aperto hanno potuto offrire la totalità dei servizi, ma un livello adeguato sì. Per il futuro si potrebbero studiare delle forme di turnazione per garantire che almeno alcuni stabilimenti restino aperti in fine stagione”. Secondo il presidente di Federalberghi Liguria-Urlat Americo Pilati, “questo straordinario settembre ha aggiustato una stagione che in luglio sembrava pessima. Vedremo il risultato finale. Un aiuto l’ha dato anche l’incremento dei turisti stranieri anche in giugno e luglio. Secondo i dati fino al 30 luglio, gli stranieri sono aumentati del 20%, i tedeschi soprattutto hanno incrementato le loro presenze ed abbiamo registrato anche l’arrivo forze dei russi. Gli stranieri sono venuti nonostante il cattivo tempo perché avevano già prenotato e, forse perché economicamente in una situazione migliore della nostra, tendono a disdire meno facilmente degli italiani. Agosto è il mese del turista italiano, e forse il gran caldo ha fatto tornare anche chi aveva deciso di rinunciare alle vacanze. Il bel tempo dopo Ferragosto ed il settembre straordinario hanno fatto il resto. Nel complesso – conclude Pilati – dipendiamo molto dal fattore tempo, il che significa che siamo abbastanza deboli”.