Unioncamere, tra aprile e giugno 72.000 posti di lavoro in più grazie al turismo

Ferruccio DardanelloLa bellezza e la cultura trainano l’occupazione in Italia: tra aprile e giugno, infatti ci sono stati 72.000 posti di lavoro in più grazie agli stagionali del turismo. È quanto emerge dal sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro. Nel secondo trimestre dell’anno l’occupazione nel turismo è raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2013 grazie all’industria principe del made in Italy: il turismo. Alte infatti le opportunità per i diversi profili professionali utilizzati, nella gran parte dei casi con contratti stagionali, dalle imprese del settore, assunti in vista della stagione estiva: cuochi, camerieri, addetti all’accoglienza, all’informazione, ai servizi ed all’assistenza alla clientela. D’altro canto, come mostrano i programmi di assunzione delle imprese dell’industria e dei servizi per il II trimestre 2014, il saldo finalmente positivo tra entrate e uscite di personale, atteso per questo trimestre, si dovrà essenzialmente alla componente stagionale che, con le sue 104.000 entrate previste tra aprile e giugno, mette il segno più davanti al bilancio occupazionale del settore privato: 72.000 i posti di lavoro che le imprese creeranno nei tre mesi (il doppio rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno), come risultato delle 250.000 entrate programmate (+18.000 rispetto al II trimestre del 2013) e delle 177.000 uscite preventivate (-19.000). “La bellezza e la cultura sono uno dei punti di forza del nostro Paese – sottolinea il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello – e per questo, come sistema delle Camere di Commercio, abbiamo investito 53 milioni di euro a favore del sistema culturale e turistico. Un apporto, quindi, considerevole, messo oggi in serio rischio dal dimezzamento del diritto annuale previsto dal decreto di riforma della Pa approvato dal Governo. La riduzione drastica delle risorse, infatti, non consentirebbe più alle Camere di Commercio di garantire per l’avvenire questi interventi dai quali dipendono 132 milioni di euro di Pil e 5.700 addetti, considerando l’indotto correlato”.