La decisione di limitare l’accesso ai servizi in Italia per i convogli internazionali delle ferrovie tedesche ed austriache Db e Oebb “è stata sospesa” e la Commissione europea resta fiduciosa che “sarà definitivamente annullata”. Lo ha spiegato un portavoce dello stesso esecutivo Ue rispondendo alla domanda di un giornalista sul problema. “Proseguono i contatti” tra i Paesi interessati, ha aggiunto il portavoce. Quello italiano, secondo Bruxelles, è “un esempio tipico” di un gestore che deve fornire servizi e non il solo accesso all’infrastruttura, impedendo così ad un concorrente di funzionare in maniera ottimale. Oggi a Lussemburgo i ministri Ue dei Trasporti, per l’Italia il viceministro Roberto Castelli, sono chiamati a dare il loro via libera ad un provvedimento volto a creare un mercato ferroviario più trasparente e competitivo. Le proposte sul tappeto prevedono di spingere sull’acceleratore della liberalizzazione del mercato, rimuovendo gli ostacoli alla concorrenza. Bruxelles vuole garantire un accesso equo alle infrastrutture ferroviarie ed ai servizi ferroviari connessi, rafforzare il potere dei regolatori nazionali ma anche creare un quadro normativo migliore per stimolare gli investimenti nelle ferrovie. Il provvedimento, che rivede il primo pacchetto ferroviario vecchio di dieci anni, è anche all’esame del Parlamento europeo. Dopo il voto in commissione Trasporti, prima della pausa estiva, si pronuncerà l’Assemblea plenaria in settembre.