Tunisair continua i tagli al personale

Tunisair1Tunisair si dibatte in enormi difficoltà. Nonostante l’ottimismo che era stato sparso, in abbondanza nei mesi seguenti alla caduta del regime, la compagnia aerea si trova oggi a fare i conti con una contingenza difficile sia sul fronte interno (lo Stato difficilmente potrà fare fronte in eterno alle sue perdite) che internazionale (troppo forte la concorrenza straniera, anche su tratte tradizionalmente ricche per la compagnia della Gazzella). Ne sono la prova i continui cambi al vertice e nel management alla ricerca di ricette miracolose per salvare il vettore. Il primo passaggio è quello del dimagrimento della forza lavoro e questo sta già avvenendo. I 320 dipendenti andati in pensione nei mesi scorsi non sono stati rimpiazzati, ma è stato solo il primo contributo al tentativo di risolvere la crisi cui, nel 2014 e nel 2015, ne seguiranno altri, altrettanto sanguinosi. Perché, confermando i timori espressi dai sindacati, il Pdg (presidente e direttore generale) della compagnia, Rabeh Jrad, ha annunciato che a mille dipendenti non sarà rinnovato, il prossimo anno, il contratto e stessa sorte avranno altri 700 nel 2015. Tagli che seguono il blocco delle assunzioni scattato nel 2012, con la sola, perché assolutamente necessaria, eccezione dei tecnici incaricati delle operazioni di revisione e manutenzione degli aerei.