La Compagnia Italiana di Navigazione conquista Tirrenia. La parola fine alla lunga trattativa è stata posta ieri sera con la firma al contratto di acquisizione del ramo d’azienda dello storico vettore marittimo. L’amministratore delegato di CIN Ettore Morace e il Commissario Straordinario Giancarlo D’Andrea hanno firmato il documento presso gli uffici di Legance, i consulenti legali della cordata acquirente.
I soci di CIN (Marinvest, Grimaldi Group e il gruppo Moby) hanno deciso di procedere con l’acquisto della compagnia statale salvaguardando per il futuro la continuità territoriale e i livelli occupazionali.
Il contratto prevede l’acquisto del marchio “Tirrenia”, di 18 navi e delle linee attraverso la convenzione che verrà stipulata con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Costo dell’operazione, 380 milioni di euro di cui 200 da pagare alla firma dell’accordo e i restanti 180 in tre tranche. Sono esclusi dall’acquisizione la Siremar, i fast ferries, le proprietà immobiliari e le opere d’arte.
Il piano industriale di CIN prevede il mantenimento dell’intero organico, la sostituzione immediata del naviglio obsoleto, il potenziamento della rete commerciale, l’adeguamento degli standard di bordo ai livelli internazionali e il miglioramento immediato dei servizi e delle condizioni di viaggio dei passeggeri.
Il passaggio di Tirrenia a CIN rimane ancora condizionato all’ottenimento del via libera antitrust da parte della Commissione Europea e interverrà definitivamente solo in tale data.
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