Allarme dalla politica e dalle imprese del territorio per l’annunciata chiusura della base di Meridiana all’aeroporto fiorentino di Peretola. Pieraldo Ciucchi, consigliere regionale e segretario regionale del Psi, chiede alla Regione di impegnarsi per scongiurare la chiusura “al fine di salvaguardare i numerosi posti di lavoro ed un patrimonio della città e della Regione”. Per Ciucchi “occorre accertare con immediatezza se la decisione di Meridianafly non sia la conseguenza dei continui rinvii che hanno determinato un allungamento dei tempi di decisione per la realizzazione della nuova pista dell’aeroporto ‘Vespucci'”. Secondo Stefania Fuscagni, consigliere regionale del Pdl e portavoce dell’opposizione, “non possiamo non interpretare la scelta di Meridiana come la scelta di chi ha già inteso che lo scalo fiorentino è stato condannato a morte dalla politica. Si perdono voli e quindi competitività turistica ed economica, ma la domanda è anche: che fine faranno i 150 posti di lavoro legati a Meridianafly? La Giunta regionale ha il dovere di rendere conto in aula, anziché restare con le mani in mano”. Per Fuscagni “è tempo anche che sul potenziamento dello scalo fiorentino la sinistra parli chiaro. Si potenzia o no? E se sì, in che modo?”. Preoccupazione è stata espressa in una nota anche dall’Unione industriale Pratese che invita le istituzioni ad “esprimersi con chiarezza sul futuro del ‘Vespucci’ e ad assumere iniziative coerenti ed efficaci”. Per la Uip “l’allontanamento di Meridiana è particolarmente preoccupante, perché i limiti dimensionali e le peculiarità della pista fiorentina non consentono il subentro ‘in automatico’ di un’altra Compagnia: non a caso Meridiana aveva investito in Airbus con un allestimento ad hoc (detto Florence kit) per la specifica conformazione del ‘Vespucci'”.
Laura Iannone