Si smorza la crescita del comparto crociere

La crescita del comparto crociere sembra aver smorzato il proprio impeto soprattutto in termini di valore economico: a calare è soprattutto la redditività, come hanno dichiarato recentemente alcuni operatori. “Tutte le curve si smorzano, mostrando il rischio di una fase di maturità – spiega Stefano Landi, presidente di S L & A turismo e territorio, società di consulenza in tema di turismo – mentre la cantieristica navale registra cali assoluti, sia di fatturato che si occupazione. Le crociere, inoltre, dimostrano di essere un comparto economicamente ‘chiuso’ e poco connesso con il turismo: solo il 3,8% dell’impatto economico complessivo beneficia gli alberghi ed i ristoranti, il 6,2% il commercio, il 13,4% i trasporti. È quindi venuto il momento di integrare il fenomeno crocieristico al sistema turistico nazionale per rafforzare sia il primo che il secondo”. Dalla constatazione di queste problematiche è partita l’analisi di impatto del nuovo terminal crociere in progettazione a Carrara che ha evidenziato lo spazio di mercato per il porto toscano. Per Carrara si tratta di un’opportunità che, secondo i calcoli, varrebbe a regime 16 milioni di euro annui di ricadute economiche e 800 posti di lavoro compreso l’indotto. “Sono risultati importanti – ha commentato il presidente dell’Autorità portuale Luigi Guaccinelli – che risulteranno molto utili in fase di realizzazione del Piano regolatore portuale”.