Nei primi quattro mesi del 2011 la Calabria ha superato le 651.000 presenze con un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale. Meno significativo l’andamento degli arrivi che sembra comunque resistere alla crisi: -3,2% rispetto al 2010. Rilevante l’incremento dei pernottamenti rappresentato dagli stranieri (+38,6%) a fronte di una contrazione degli italiani pari al 2,5%. Migliora la permanenza media che si attesta ai tre giorni. Boom nelle vacanze pasquali con un +29,7% di arrivi ed un +34,6% di presenze. I dati sono il risultato della rilevazione condotta dal Sistema Informativo Turistico Regionale per conto dell’Istituto Nazionale di Statistica. “I dati sui flussi turistici di questa prima parte dell’anno – ha commentato il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti – fanno registrare segnali di ripresa che acquisiamo con la cautela di sempre e consapevoli della crisi che sta vivendo il turismo a livello nazionale. Un sincero apprezzamento va agli imprenditori turistici che continuano ad investire sulla qualità delle strutture. Nei dodici mesi dal nostro insediamento – ha continuato Scopelliti – abbiamo attuato una serie di interventi necessari per consentire un incisivo utilizzo dei fondi comunitari principalmente in linea con le aspettative ed i fabbisogni degli operatori turistici. Inoltre per sostenere, nel breve periodo, l’industria turistica calabrese che rappresenta il 5,9% del pil regionale, abbiamo messo in campo azioni quali accordi con importanti compagnie aeree, il patto per il sorriso per migliorare l’accoglienza e l’ospitalità con la condivisione degli stakeholder del comparto turistico calabrese, la campagna di comunicazione per promuovere una nuova immagine dei nostri territori sui mercati nazionale e d’oltralpe, una serie di importanti eventi che hanno proiettato la Calabria su importanti circuiti internazionali. Molto altro può essere fatto per sostenere i nostri imprenditori e migliorare l’accoglienza al turista – conclude Scopelliti – ma resto convinto che la strada intrapresa è quella giusta”.