C’è ripresa per il turismo in Giordania, Paese che ha conosciuto un forte calo durante gli anni della Primavera araba pur non essendo stato toccato da violenze. “Il 2010 era stato l’anno d’oro del flusso di italiani verso la Giordania con 60.000 arrivi che avevano posto l’Italia in terza posizione tra i turisti stranieri, dopo gli Stati Uniti e la Gran Bretagna – spiega Marzo Biazzetti, responsabile marketing del Jordan Tourism Board, dalla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli – Poi l’instabilità politica dell’area ha fatto crollare gli arrivi di un terzo. Il 2011 ha fatto registrare un calo del 30%, ma già l’anno dopo si sono visti segnali di ripresa e nel 2013 abbiamo registrato un +4% di arrivi dall’Italia”. Una risalita che ora la Giordania punta a rendere più consistente anche con la partecipazione alle fiere internazionali e che avrà una spinta ulteriore dal turismo religioso con la visita pastorale del Papa, che toccherà a fine maggio diversi Paesi mediorientali ed il 24 sarà ad Amman.
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BMT/De Negri: “Visitatori a +20%, felice per presenza e impegno del Governo”
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